martedì 18 ottobre 2016

LA SICUREZZA ALIMENTARE RICHIEDE MAGGIORI ATTENZIONE ALLE FRONTIERE

Molto clamore ha destato una serie di articoli pubblicati in questi giorni circa la presenza di sostanze nocive e vietate in Italia in molti prodotti di importazione tanto che ne ho parlato anche io su questo blog.
L'Italia ha una organizzazione che sulla carta sarebbe ottima i quanto esiste una struttura del Ministero della salute denominata USMAF preposta proprio a vigilare sugli alimenti di importazione. Detti uffici fanno i prelievi a campione prima di autorizzare lo sbarco delle merci e le sottopongono ad esame, in genere presso gli istituti Zooprofilattici Sperimentali. Il problema è che non sempre vengono richieste queste analisi , invece andrebbe aumentata la numerosità dei prelievi specialmente per le derrate a rischio. 
Il rilascio della Libera pratica sanitaria (LPS) alle navi in arrivo nei porti nazionali autorizza la nave stessa ad iniziare tutte le operazioni di sbarco ed imbarco di passeggeri e di tipo commerciale.
La Libera pratica sanitaria deve essere richiesta da tutte le navi in approdo nei porti nazionali, provenienti da Paesi non facenti parte dell'Unione Europea, dalle navi provenienti da paesi sottoposti ad ordinanza sanitaria, e dalle navi di qualsiasi provenienza, per giustificati motivi di carattere sanitario.
La richiesta di Libera pratica sanitaria va presentata all’Ufficio destinatario: Ufficio di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera (USMAF-SASN/UT) competente per il territorio del porto di arrivo con tutti i mezzi di comunicazione rapida disponibili (via radio, oppure Fax, oppure Telegramma, oppure Fonogramma, oppure Telex, oppure alla posta elettronica non certificata dell'USMAF-SASN/UT).

Nessun commento:

Posta un commento