Tra breve completato l'iter dovrebbe vedere la luce la tanto decantata riforma della dirigenza avviata dalla Ministra Madia.
I tratti salienti com'è noto sono:
a) ruolo unico dei dirigenti locali;
b) rapporto di lavoro è costituito da un contratto di lavoro a tempo indeterminato;
c) qualifica dirigenziale è unica
d) ogni dirigente può ricoprire qualsiasi incarico dirigenziale.
e) il reclutamento e la formazione saranno regolati dagli artt. 28 e seguenti del D.lgs 165/2001 modificati dal nuovo decreto
f) il conferimento degli incarichi dirigenziali avverrà con l’art. 19 del D.lgs 165/2001 modificato anch'esso dal nuovo decreto.
Ma il nocciolo della riforma per gli enti locali è rappresentato dalla figura del Segretario comunale che i base alle norme transitorie rimarrà in carica fino alle nuove elezioni amministrative.
Poi, a seconda delle dimensioni, i Comuni con più di 100.000 abitanti potranno nominare un direttore generale, mentre gli altri dovranno nominare un dirigente apicale; in entrambi i casi si potrà trattare di incarichi a tempo determinato per la sola durata del mandato del Sindaco.
I Comuni più piccoli (fino a 5000 abitanti e quelli montani fino a 3000) dovranno provvedere in forma associata.
A differenza del passato il dirigente apicale comunale in base all'art. 9 dello schema di decreto legislativo avrà i seguenti compiti:
- attuazione dell'indirizzo politico,
- coordinamento dell'attività amministrativa
- controllo della legalità dell'azione amministrativa.
- ogni altra funzione attribuitagli dallo statuto o dai regolamenti dell'ente.
Funzioni ben diverse da quelle del direttore generale, come se le funzioni di un comune di 20.000 o di 99.000 abitanti fossero diverse da quello di 100.001.
Le altre funzioni oggi svolte dal segretario comunale saranno affidate ad altro dirigente o funzionario.
Molta attenzione è per la fase transitoria che è molto articolata.
I segretari comunale di fascia a"A" e "B" oggi equiparati alla dirigenza saranno iscritti nell'albo dei dirigenti e rimarranno in carica fino alle prossime elezioni amministrative.
I segretari comunali di fascia "C" privi di incarico apicale potranno essere valutati dopo due anni per l'inserimento nei ruoli della dirigenza.
I Sindaci potranno scegliere come dirigente apicale anche soggetti alle dipendenze di altre amministrazioni purché siano privi di dirigenti.
Gli incarichi dirigenziali invece avranno durata quadriennale, potranno essere prorogati di due e saranno svincolati dal mandato del Sindaco.
In sostanza ancora una rivoluzione negli enti locali e una dirigenza sempre più in balia della politica.
Nessun commento:
Posta un commento