Il Tribunale dei Diritti del malato di Cittadinanza attiva e la SIMEU, Società italiana della medicina di emergenza-urgenza hanno unito gli sforzi per analizzare lo stato dei servizi di pronto soccorso del SSN.
Due gli strumenti utilizzati: unmonitoraggio civico e tecnico delle caratteristiche strutturali e organizzative dei servizi di emergenza-urgenza e una Carta dei Diritti al Pronto Soccorso, che definisce in otto punti i diritti irrinunciabili di tutti i cittadini, pazienti e operatori sanitari.
Il monitoraggio fotografa 93 strutture di emergenza urgenza; dà voce a 2944 tra pazienti e familiari di pazienti intervistati; misura accessi, ricoveri e tempi di attesa di 88 strutture di emergenza urgenza di cui sono stati direttamente valutati i flussi di gestione.
Una situazione spesso disastrosa che quasi tutti i giorni è sulle prime pagine dei giornali.
La collaborazione fra le due associazioni nasce dalla consapevolezza che il Pronto soccorso, aperto 365 giorni all’anno e 24 ore su 24, per problemi non solo sanitari ma sempre più spesso anche sociali, è un bene comune, sia di chi vi si rivolge in cerca di cure sia di chi ci lavora per rispondere alla richieste di salute. E quindi tutelarlo e migliorarlo è un diritto-dovere di tutti, istituzioni, pazienti e operatori sanitari.
Scaricate qui il rapporto che è fatto molto bene:
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