Parte subito con il piede giusto il nuovo Ministro dell'ambiente, del territorio e del mare Sergio Costa con la proposta di una cabina di regia unica sull’amianto per dare risposte ai cittadini sulla mappatura, la bonifica, il monitoraggio, la ricerca. “Dobbiamo mettere in campo le migliori tecnologie e lavorare con i progetti di eccellenza italiani in questo settore.
Non possiamo più aspettare” – osserva il ministro, commentando con favore la presentazione odierna dei dati dell’Osservatorio nazionale amianto, che richiamano l’attenzione su questo tema a volte in secondo piano.
Secondo Costa, ognuno è chiamato a fare la propria parte: i ministeri competenti, gli amministratori pubblici, gli imprenditori, le associazioni, il servizio sanitario, i cittadini. Perché il dramma amianto “riguarda migliaia di persone sotto il profilo sanitario, previdenziale, lavorativo, sociale e umano. I numeri ci dicono che circa 32 milioni di tonnellate di amianto sono ancora sparse per il Paese e ci sono zone d’Italia dove la mappatura non esiste. Scuole, ospedali, edifici pubblici in generale: in molti casi è ancora presente”.
E’ giunta l’ora, quindi, di riformare la normativa poiché la legge che venticinque anni fa ha messo al bando l’amianto in Italia mostra i segni dell’età e, soprattutto, “per una parte importante è rimasta inascoltata e inapplicata”. E vano è stato il tentativo della scorsa legislatura di approntare un testo unico omogeneo.
Frattanto ancora non si hanno notizie circa l'esito del bando in base al quale i comuni italiani che volevano progettare un’attività di bonifica dall’amianto dagli edifici pubblici hanno avuto tempo fino al 30 aprile per presentare la domanda online.
Il nuovo bando del Ministero dell’Ambiente (decreto 562/2017) è stato emesso in attuazione della norma del Collegato Ambientale alla legge di bilancio 2016 che assegna 16 milioni di euro in tre anni alla progettazione preliminare e definitiva di interventi di bonifica dall’amianto.
Il nuovo decreto definisce i dettagli sulle modalità di accesso, sui criteri di valutazione e formazione della graduatoria, con i relativi allegati tecnici per la documentazione di supporto alla domanda, mentre i criteri per accedere al fondo restano quelli fissati dal decreto del 21 settembre 2016: hanno precedenza gli edifici scolastici o quelli entro un raggio non superiore a cento metri da asili, scuole, parchi gioco, strutture di accoglienza, ospedali e impianti sportivi, gli interventi su edifici pubblici già oggetto di segnalazione di enti di controllo sanitari, di tutela ambientale o di altri enti e amministrazioni, quelli con un progetto cantierabile in dodici mesi dall’erogazione del contributo e gil interventi nei Siti d’interesse nazionale o inseriti nella mappatura dell’amianto prevista dal decreto 101 del 2003.
Ogni amministrazione avrebbe potuto può presentare un’istanza con più interventi per un importo massimo finanziabile di 15 mila euro.
Il 9 marzo 2011 avevo presentato una mozione per impegnare il Comune di Sabaudia sulla bonifica del territorio dall'amianto che, con piccole modifiche fu approvata, ma fino ad oggi sono stati fatti solo interventi di emergenza per eliminare rifiuti di amianto abbandonati per le strade o nei boschi.
Il 9 marzo 2011 avevo presentato una mozione per impegnare il Comune di Sabaudia sulla bonifica del territorio dall'amianto che, con piccole modifiche fu approvata, ma fino ad oggi sono stati fatti solo interventi di emergenza per eliminare rifiuti di amianto abbandonati per le strade o nei boschi.
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