Con deliberazione n. 21 del 9
giugno 2016 il Commissario straordinario del Comune di Sabaudia approvava la
“Relazione sui servizi di gestione dei rifiuti urbani e di servizi di igiene
urbana nel Comune di Sabaudia – Assetto attuale e possibili scenari evolutivi, nel
quale si prevedeva la implementazione del sistema di gestione vigente, mediante
introduzione di sistemi di amministrazione informatizzata utili a consentire
misurazioni dei conferimenti delle singole utenze con riguardo altresì a
possibili positivi riflessi sulla articolazione tariffaria e ad agevolare
idonee modalità di verifica delle attività di raccolta, interfacciando al
contempo efficacemente la stessa amministrazione ed i cittadini con le
infrastrutture materiali presenti nel territorio.
Quanto sopra anche in relazione a
quanto stabilito dall’art. 12 della legge regionale n. 12/2016 secondo cui la
Regione promuove la tariffazione puntuale quel strumento per incentivare
prioritariamente il contenimento e la riduzione della produzione di rifiuti e
per potenziare l’invio a riciclaggio delle diverse frazioni di rifiuti tramite
le raccolte differenziate.
Approssimandosi la scadenza del
contratto in essere per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani
(28 febbraio 2017), con deliberazione n. 89 in data 10 novembre 2016 il
Commissario straordinario del Comune di Sabaudia, deliberava di approvare il
progetto dell’Appalto dei servizi di raccolta, trasporto a trattamento dei
rifiuti urbani e dei servizi di igiene urbana redatto dall’ing. Alessandro
Angelini (all’uopo incaricato con determinazione settoriale n. 69/2016) della
durata di anni cinque prorogabili ai sensi del combinato disposto degli artt.
35 e 106 del Codice dei contratti.
Il costo previsto per ciascuna
annualità era previsto in € 3.803.951,62 più IVA.
Con successiva determinazione n.
1 del 26 gennaio 2017 (Reg. Gen. 115/2017) veniva stabilito di procedere
mediante procedura aperta all’aggiudicazione della gara affidando l’indizione
della stessa alla Direzione Regionale Centrale Acquisti della Regione Lazio
inserita dall’ANAC nell’elenco degli enti aggregatori.
A sua volta la regione Lazio ha
provveduto ad indire la gara che è stata pubblicata sulla GUCE in data 28
febbraio 2017.
Allo scopo di assicurare la
continuità del servizio nelle more dell’espletamento della gara il Comune ha
disposto varie proroghe.
Alla data odierna la gara non è
stata ancora definita da parte della citata Direzione Regionale
Sono trascorsi oltre sedici mesi
dalla scadenza del contratto.
Nel frattempo il 21 giugno scorso la Giunta della regione Lazio ha approvato la delibera per l’applicazione della tariffazione puntuale dei rifiuti nei Comuni del Lazio entro il 2020: un provvedimento che punta ad incentivare la riduzione della produzione di rifiuti urbani e la crescita della raccolta differenziata attraverso un maggiore riciclo delle varie tipologie di scarti.
I criteri. Le linee guida per l’applicazione della tariffa puntuale, suddivisa in utenze domestiche e non domestiche, sono basate sul criterio della minimizzazione della produzione dei rifiuti e sul principio dell’equità. La Tarip, infatti, non sarà calcolata sulla base della superficie dell’abitazione e del numero dei componenti familiari, ma sarà definita, oltre ad una quota fissa, secondo la quantità dei rifiuti prodotti.
Nella deliberazione, inoltre, sono individuate le azioni che gli Enti locali dovranno adottare per introdurre la tariffazione puntuale entro il 2020 e per la corretta verifica della produzione di rifiuti:
In particolare, i regolamenti comunali potranno essere aggiornati e prevedere una serie di misure volte a consentire una precisa “quantificazione” dei rifiuti prodotti dalle singole utenze con sistemi di identificazione, come l’utilizzo di contenitori dedicati (sacchi o bidoni) con codice a barra rimovibile; oppure dotati di trasponder o tessera magnetica che consentono la registrazione dei dati identificativi; o ancora contenitori con codice a barre serigrafato, che quantifichino i rifiuti conferiti mediante lettura laser.
In questo modo i cittadini che producono meno rifiuti saranno avvantaggiati e in una città come quella di Sabaudia anche i proprietari di seconde case pagheranno solo per quello che producono.
Resta il problema della gara in atto che per come è scritto il capitolato a mio modesto avviso, alla luce delle nuove indicazioni regionali dovrebbe spingere la Giunta comunale ad una valutazione circa l'eventualità di riesaminare la questione.
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