sabato 23 giugno 2018

LO STATO GUADAGNA CON IL GIOCO D'AZZARDO MA LA TASSAZIONE A DIFFERENZA DI QUELLA DI ALTRE ATTIVITA' E' MOLTO PIU' BASSA

Mentre si parla di flat tax per aiutare le imprese e si mette in agitazione il mondo di chi paga regolarmente le tasse da anni con modifiche della tassazione diretta che potrebbero avere effetti regressivi (e quindi in contrasto con la costituzione) si apprende che grazie (se così si può dire) ad un leggero aumento della tassazione sui giochi d'azzardo disposto con la legge 208/2015, commi 917 e seguenti, nel il flusso di imposte derivanti dal settore «giochi» nel 2016 ha superato i 9,2 miliardi di euro, a fronte degli 8 miliardi realizzati nel 2015. 
L’incremento delle entrate è spiegato in larga parte dalla accresciuta incidenza della tassazione sul gioco degli apparecchi da divertimento (slot machines) previsto dalla citata la legge di stabilità 2016. In particolare, il gettito è così composto:
  • 5,8 miliardi circa dagli apparecchi da divertimento ed intrattenimento
  • oltre 3,5 miliardi dai giochi numerici e dalle Lotterie (1,8 dal Lotto; 1,3 da Gratta&Vinci; 0,47 dal Superenalotto).
Ma la raccolta delle imprese che operano in questo settore l'anno scorso è stata di 96 miliari di euro, a fronte dei quali l'incasso dello Stato appare comunque irrisorio.
L'apertura fatta ai giochi d'azzardo e alle loro pubblicità è quanto di più antisociale potesse essere fatto.
Nel contempo tutti i Casinò tradizionali sono oramai sull'orlo del fallimento trascinando anche gli enti locali nel disastro.
Per non parlare delle patologie conseguenti che costano pesantemente agli interessati ma anche allo Stato per curarli.
Pur rendendomi conto che oramai sia difficile tornare indietro, concordo con Avviso pubblico e con Sergio Rizzo che oggi affronta il tema sulle pagine della Repubblica sul fatto che la tassazione su queste imprese sia ancora irrisoria e offensiva nei confronti dei lavoratori come degli altri imprenditori che pagano le tasse con aliquote ben più alte, se non altro per cercare di prevenire il gioco d'azzardo.
Comunque anche i Sindaci per parte loro potrebbero regolamentare la materia sia tenendo lontani questi locali dalle aree fragili (scuole, centri sociali, centri anziani ecc.) che fissando degli orari di apertura consentita.

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