giovedì 21 giugno 2018

ANCHE L'ANCE INTERVIENE PER SOLLECITARE IL RISPETTO DEL PRINCIPIO DELLA ROTAZIONE DEGLI INVITI PER GLI AFFIDAMENTI SOTTO SOGLIA



Nonostante quanto disposto dal nuovo  Codice dei contratti molti Comuni non hanno ancora adottato un proprio regolamento per disciplinare gli affidamenti dei lavori e servizi cosiddetti sotto soglia e proseguono talora ad affidarli direttamente sempre alle stesse imprese.
Com'è noto, almeno agli addetti ai lavori per gli acquisti di beni e servizi sotto soglia (art.35 del Codice) inferiori ai 40.000,00 euro i Comuni possono procedere mediante affidamento diretto nel rispetto dei princìpi contenuti nell’art. 30, comma 1, 34 e 42, nonché del rispetto del princìpio di rotazione degli inviti e degli affidamenti ai sensi del comma 1 dell’art. 36 in modo da assicurare la partecipazione effettiva delle microimprese, piccole e medie imprese.
Al riguardo l’ANAC ha pubblicato le Linee guida n.4 approvate dal Consiglio con delibera n. 206 del 1 marzo 2018 recanti “Procedure per l’affidamento dei contratti pubblici di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria, indagini di mercato e formazione e gestione degli elenchi di operatori economici”. Nelle predette linee guida sono indicate specifiche modalità di rotazione degli inviti e degli affidamenti e di attuazione delle verifiche sull’affidatario scelto senza svolgimento di procedura negoziata, nonché di effettuazione degli inviti quando la stazione appaltante intenda avvalersi della facoltà di esclusione delle offerte anomale.
La giurisprudenza sembra orientarsi con sempre maggiore continuità verso l’applicazione rigida del principio di rotazione con il divieto di invitare il gestore uscente negli appalti cd sotto soglia (Consiglio di Stato, Sezione V, n. 2079/2018).
Per lo svolgimento delle procedure di acquisti sotto soglia le stazioni appaltanti possono procedere attraverso un mercato elettronico che consenta acquisti telematici basati su un sistema che attua procedure di scelta del contraente interamente gestite pervia elettronica.
Di recente l’Associazione Nazionale Costruttori Edili ha pubblicato uno studio molto interessante in cui afferma che il principio di rotazione degli inviti è uno strumento di concorrenza che trova il suo fondamento nel Considerando n.2 della direttiva 2014/24/UE in cui viene precisato che occorre facilitare l’accesso delle piccole e medie imprese agli appalti pubblici.
In particolare l’ANCE afferma che “Il principio di rotazione alla partecipazione delle imprese assicura l’avvicendamento degli affidatari di contratti pubblici, evitando che il carattere discrezionale della scelta dei soggetti da invitare, da parte dell’amministrazione, si traduca in uno strumento di favoritismo «dando così luogo ad una sostanziale elusione delle regole della concorrenza, a discapito degli operatori più deboli del mercato» (TAR Friuli-Venezia Giulia, Sez. I, n. 166/2018).
La rotazione costituisce un corollario del principio di non discriminazione, ha carattere oggettivo ed è diretto a garantire una concorrenza effettiva, onde evitare situazioni di esclusiva o monopolio nell’esecuzione dell’appalto (TAR Veneto, n. 583/2018, T.A.R. Campania, Napoli, Sez. VI, n. 3089/2012; T.A.R. Lombardia, Brescia, Sez. II, n. 1730/2011).
La rotazione pur non avendo valenza precettiva assoluta, ma solo tendenziale, ha portata generale perché consente «di ostacolare le pratiche di affidamenti senza gara ripetuti nel tempo e di favorire la distribuzione temporale delle opportunità di aggiudicazione tra tutti gli operatori potenzialmente idonei» (TAR Calabria, Sez. I, n. 1007/2018).
Si vedano anche: TAR Veneto, Sez. I, n. 515/2017, TAR Sardegna, n, 492/2018, TAR Sardegna, n. 493/2018, TAR Lazio n. 5621/2018 e TAR Toscana, n. 816/2018.
Ci sono evidenti responsabilità a carico dei funzionari che non rispettano le disposizioni sopraindicate, ma potrebbero essere evidenziate anche nei confronti degli amministratori che non controllano adeguatamente l'operato di certi dirigenti.  

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