Molti Comuni hanno difficoltà a valutare il costo dei rifiuti e questo è spesso oggetto di violente discussioni in Consiglio comunale, ma ora a partire dal mese di maggio 2018 l’Istituto nazionale di statistica avvia la pubblicazione, con cadenza annuale, di indici dei costi di gestione dei rifiuti con base di riferimento 2015=100 .
Gli indici dei costi di gestione dei rifiuti si riferiscono alle attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti e al recupero dei materiali (divisione 38 dell’Ateco 2007).
Sono calcolati con la formulazione di Laspeyres e sistema di ponderazione fisso riferito all’anno 2015.
I nuovi indici misurano l’andamento nel tempo dei costi di produzione delle attività di gestione dei rifiuti, con riferimento all’acquisto di beni e servizi, al costo del personale dipendente e al costo d’uso del capitale.
Nella struttura di ponderazione delle diverse componenti dell’indice complessivo, i costi per acquisto di beni e servizi rappresentano circa il 67% del peso totale, il costo del personale circa il 24% e i costi di utilizzo del capitale circa il 9%.
Tra il 2010 e il 2017 l’indice di costo della gestione dei rifiuti è aumentato del 16,3%, trainato dagli acquisti di beni e servizi (+22,1%), a fronte di andamenti più contenuti per le spese del personale (+6,7%) e del costo d’uso del capitale (+1,3%).
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