Domani 5 giugno anche nel Parco del Circeo è la giornata mondiale dell'ambiente.
Ancora una volta l'Ambiente delle Nazioni Unite cerca di fare il più grande appello e mobilitazione globale per l'azione il 5 giugno, Giornata mondiale dell'ambiente (WED).
La Giornata mondiale dell'ambiente è il più grande evento annuale per un'azione ambientale positiva e si svolge ogni 5 giugno. Il paese ospitante di quest'anno, il Canada, ha potuto scegliere il tema e sarà al centro delle celebrazioni in tutto il mondo.
La Giornata mondiale dell'ambiente è un giorno per tutti, ovunque. Sin dal suo inizio nel 1972, i cittadini di tutto il mondo hanno organizzato molte migliaia di eventi, dalle pulizie di quartiere, all'azione contro il crimine della fauna selvatica, al rimboschimento delle foreste.
"Collegare le persone alla natura", il tema della Giornata mondiale dell'ambiente 2017, ci implorava di andare all'aperto e nella natura, di apprezzarne la bellezza e l'importanza, e di portare avanti la chiamata per proteggere la Terra che condividiamo. Il tema dell'anno scorso ci invitava tutti a riflettere su come siamo parte della natura e su quanto dipendiamo da esso. Ci ha sfidato a trovare modi divertenti ed eccitanti per sperimentare e amare questa relazione vitale.
Il tema della Giornata mondiale dell'ambiente 2018 è l'inquinamento plastico, ma purtroppo nell'area del Parco ci sono anche altri problemi gravi come l' utilizzo dei pesticidi.
A livello scientifico è ampiamente documentato il nesso causale tra alcune sostanze e talune malattie anche gravi, che possono colpire gli agricoltori, le loro famiglie e quanti si trovano a vivere nei pressi dei campi o delle serre, per non parlare dei danni dovuti ai rischi per l’alimentazione umana causati dalla presenza di residui nei prodotti agricoli, ma anche in quelli di origine animale.
Purtroppo non è possibile disporre dei dati ambientali di tutte le acque in quanto né il Comune dei Sabaudia, né l’ARPA Latina li pubblicano sui rispettivi siti web come previsto dalle norme in vigore e l’accesso agli atti è ostacolato in ogni modo.
Da analisi effettuate da ARPA Latina nel mese di aprile 2015 è stata accertata la presenza di un elevato valore di fosforo totale inorganico e di tensioattivi ionici, oltre ad Escherichia coli ed Enterococchi. Da altre analisi effettuate nel settembre 2012 erano stati individuati in alcuni tratti elevati valori di azoto totale e la presenza di Rafidoficee, mentre in una zona nei pressi dell’abitato era stata accertata la presenza Streptococchi fecali.
Con ordinanza in data 7 dicembre 2016 il Commissario prefettizio del Comune di Sabaudia ha dovuto emettere il divieto di commercializzazione dei molluschi bivalvi tellina presenti nella zona marina di raccolta compresa dal lago di Caprolace e Torre Paola a causa dei risultati delle analisi effettuate dall’ Istituto Zooprofilattico sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana che hanno riscontrato la presenza dell’escherichia coli nei campioni prelevati.
Si sono anche verificati due fatti gravi: due operai indiani che lavoravano nelle serre sono finiti al pronto soccorso dell’Ospedale di Latina in preda a crisi respiratoria causata dall’uso di prodotti erbicidi e una famiglia di Borgo Vodice è stata anch’essa intossicata di notte, mentre dormiva, dai vapori delle irrorazioni effettuate nei campi limitrofi.
Com’è noto, con decreto dei Ministeri delle politiche agricole, dell’ambiente e della salute del 22 gennaio 2014 è stato adottato il Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN) ai sensi del D.lgs 150/2012 recante “Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi”.
A sua volta codesto Ministero con un Decreto del 10 marzo 2015 ha approvato le Linee guida di indirizzo per la tutela dell’ambiente acquatico e dell’acqua potabile e per la riduzione dell’uso di prodotti fitosanitari e dei relativi rischi nei Siti Natura 2000 e nelle aree naturali protette.
Già in data 19 settembre 2015 avevo provveduto ad inviare una segnalazione a codesto Ministero che tempestivamente (14 ottobre) inviò una nota alla Regione Lazio, all’Ente Parco e al Comune.
Il Comune, anche a seguito di una mia petizione inviata in data 21 luglio 2015 ha approvato una mozione per intervenire in maniera decisa sul problema delle acque del Lago di Paola ma poi non è stato fatto quasi nulla.
La Direzione Generale del Parco si è attivata per avviare una serie di iniziative e di incontri con gli agricoltori, cui ha partecipato il dott. Hausmann, Assessore regionale all’agricoltura dell’epoca dando un contributo positivo per incentivare il passaggio all’agricoltura biologica.
Nel frattempo le analisi dell’ISPRA hanno continuato a confermare l’inquinamento dei corsi d’acqua, dei laghi e della falda acquifera (la Fonte Lucullo è chiusa da molti anni).
Perdurando tale situazione il 23 agosto 2016 ho provveduto ad inviare agli amministratori dei Comuni del Parco Nazionale del Circeo (Latina, San Felice Circeo, Sabaudia e Ponza) una nota per sollecitare l’adozione di un regolamento comunale per l’uso dei prodotti fitosanitari nelle aree frequentate dalla popolazione, ma anche in questo caso non c’è stata alcuna risposta.
In occasione della pubblicazione da parte della Regione Lazio del Piano del Parco ho provveduto a formulare alcune osservazioni e, tra queste, alcune riguardanti proprio il problema dell’inquinamento delle acque, ma purtroppo a distanza di quasi un anno il Piano non è stato ancora approvato in via definitiva.
Ho segnalato alla presidenza della Regione Lazio la necessità di valutare l’opportunità di adottare un provvedimento come quello già adottato dalla Regione Veneto (DGR 1379/2012) sull’uso dei fitofarmaci, ma purtroppo senza successo.
Il nuovo Governo prenderà provvedimenti ?
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