Secondo il quotidiano ILSOLE24ORE dal primo gennaio del 2018 ad oggi, secondo dati del ministero dell’Interno, gli stranieri sbarcati in Italia sono stati 14.330: un calo del 76,8% rispetto al 2017 (61.799) e del 72,37% rispetto al 2016 (51.863). In particolare, quelli provenienti dalla Libia sono scivolati dai 59.277 dei primi sei mesi del 2017 ai 9.832 dell’anno in corso: l’83,4% in meno nell’arco di 12 mesi.
Anche l'arrivo di minori non accompagnati ha conosciuto una flessione rilevante: dai 25.846 del 2016 ai 2.171 registrati all’11 giugno, a un paio di settimane dalla chiusura del primo semestre dell’anno.
I tre porti più interessati dagli sbarchi sono stati Pozzallo (Ragusa) con 2.457 migranti, Messina con 2.273 migranti e Augusta (Siracusa) con 2.227 persone.
L’isola di Lampedusa, diventata uno dei luoghi simbolo dell’emergenza umanitaria, è ferma a 1.057 stranieri approdati dall’inizio dell’anno ad oggi.
Quindi le misure attuate dal Ministero nel corso dell'anno 2017 hanno avuto i primi effetti.
Le nazionalità più rappresentate al momento dell’arrivo in Italia sono Tunisia (2.940, il 21%), Eritrea (2.228, il 16%), Sudan (1.066, il 7%) e Nigeria (1.052, sempre al 7%). Il meccanismo di ricollocazione è scattato finora su un totale di 12.719 persone, prevalentemente in direzione di Germania (5.435), Svezia (1.408) e Paesi Bassi (1.020).
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