domenica 24 giugno 2018

ALTRI SOLDI PER RECINTARE L'EX CIRCOLO SPORTIVO "LE QUERCE" , MA NON SI PARLA DI RECUPERO PER RESTITUIRLO ALLA COMUNITA'


Con una interrogazione in data 9 marzo 2012 chiesi al Sindaco  cosa intendesse fare l'amministrazione per l'affidamento della gestione dell'ex Circolo "Le Querce " in via Arezzo e mi fu risposto che era pendente una vertenza con chi aveva gestito l'impianto fino all'anno prima.
Il 26 febbraio 2015 nel Consiglio comunale di Sabaudia alle ore 21,19 iniziò l’esame di una nuoca interrogazione del 05.01.2015 avente ad oggetto: impianto sportivo di via Arezzo presentata dall’allora consigliere Pastore (il verbale della seduta è contenuto nella deliberazione n. 9/2015 de Consiglio comunale).
L’interrogazione era riferita allo stato di degradato dell’impianto sportivo di proprietà del Comune di Sabaudia ubicato in Via Arezzo, denominato “Le Querce”
Si tratta di un bene di proprietà del Comune di Sabaudia che dovrebbe essere gestito come un bene comune dei cittadini e non essere lasciato in stato di abbandono.
Al riguardo il Consigliere Pastore mostrò alcune fotografie tratte dal CD realizzato l’11 febbraio 2011, quando, a seguito di una azione giudiziaria il Comune fu rimesso in possesso dell’impianto avvenuta nel 2011 dopo il periodo in cui era stato dato senza contratto ad un privato evidenziando come le condizioni della struttura che apparivano buone sia per quanto riguarda l’immobile (con impianti di illuminazione, di riscaldamento, l’area ristorazione, lo spogliatoio, ecc.) che per la parte dell’impianto sportivo vero e proprio con il pallone tensostatico e il campo di calcetto con il manto era da poco stata ristrutturato; l’impianto non presentava particolari defezioni.
Successivamente lo stesso consigliere Pastore mostrò al Consiglio alcune foto fatte il 18 dicembre del 2014 mostrando come la situazione fosse cambiata: sia all’interno dell’immobile con l’area di ristorazione completamente divelta e assalita da vandali; sia all’esterno con la struttura tensostatica danneggiata, un particolare della rete di recinzione in più parti distrutta, ecc.
Il Sindaco dell’epoca rispondendo sottolineò come comunque all’epoca fossero state riscontrate delle carenze di manutenzione degli immobili e come, essendo ancora pendente una vertenza don l’ex gestore di fatto, fosse stato nominato un custode giudiziario provvedendo comunque sin da a chiudere ogni accesso con rete elettrosaldata installando cartelli con la dicitura “Proprietà del Comune di Sabaudia, è severamente vietato l’accesso a persone non autorizzate e qualsiasi abuso sarà punito a termini di legge”.
Come riferito dal Sindaco solamente il 4 aprile 2013 si concluse la custodia giudiziaria.
Nella propria replica il Consigliere Pastore pur prendendo atto di quanto dichiarato dal Sindaco riferì di essersi dovuto anche recare dai Carabinieri perché essendo andato a fare una verifica presso la struttura in questione aveva trovato un extracomunitario che si stava facendo la barba in uno dei locali.
Il Consigliere Pastore in quell’occasione aggiunse anche che la situazione di degrado se possibile era peggiorata non essendo stato fatto nulla ritenendosi comunque insoddisfatto per la risposta.
Anche la discussione dell’interrogazione e per tutto il 2015, nonostante la carenza di infrastrutture sportive non venne fatto nulla per restituire la fruizione dell’impianto alla comunità  
Caduta la Giunta e arrivato il Commissario straordinario venne disposto un intervento di bonifica e di pulizia di tutta l’area, peraltro non essendo prevista alcuna soluzione per la gestione diretta o in concessione della struttura il degrado è progredito aiutato da persone e dal maltempo, fino a che anche il telone della tensostruttura è volato via.
Allo scopo di aiutare l’amministrazione a reperire le somme necessarie per ripristinare la funzionalità dell’impianto in data 30 luglio 2016 inviai all’allora Commissario straordinario una nota per segnalare l’opportunità offerta da dall’Istituto di Credito Sportivo ai Comuni per la concessione di mutui a tasso zero proprio per la ristrutturazione di questo tipo di strutture che, a mio avviso avrebbe potuto poi essere affidato in gestione alla Pro Loco, onde evitare nuovi problemi.
Non ho ricevuto risposta.
Circa un anno dopo (14 luglio 2017), essendosi insediata una nuova Giunta in Comune che nel proprio programma elettorale ha previsto il recupero dell’impianto ed avendo reperito una nuova opportunità per i Comuni sempre offerta dall’ICS mi sono premurato di segnalare la cosa al Comune.
Anche in questo caso non ho ricevuto alcuna risposta per cui con una lettera del 7 settembre, approssimandosi la data entro la quale il Comune avrebbe dovuto approvare il Programma triennale delle Opere Pubbliche, ho ritenuto doveroso segnalare sia alla dirigenza politica che ai responsabili amministrativi egli uffici l’opportunità di inserire l’impianto in questione tra i progetti.
In questo caso mi ha risposto il responsabile del Settore lavori Pubblici invitandomi a scrivere solamente agli organi politici, come se la manutenzione del patrimonio comunale non rientrasse anch’esso nelle di lui competenze.
Nel mese passato è stata pubblicata la determinazione n. 30 del 22 febbraio 2018 (REG.GEN. 338/2018) con la quale è stato deciso di conferire all’ing. Gino Soave l’incarico professionale per l’elaborazione progettuale relativa ai lavori di ristrutturazione messa in sicurezza della recinzione degli impianti sportivi di via Arezzo. Per un costo di € 3.445,15 (alla data odierna 'incarico non risulta pubblicato nella sezione "Amministrazione trasparente" del Comune come stabilito per legge).
Successivamente (determinazione n. 48 del 4 aprile 2018) sono stati approvati gli atti progettuali ed espletata una gara per l’affidamento dei lavori.
In data 18 giugno è stata poi pubblicata la determinazione n. 77 in data 8 giugno (REG.GEN. 558/2018) avente per oggetto: “Ristrutturazione e messa in sicurezza della recinzione degli impianti sportivi di via Arezzo. Approvazione verbale di gara. Aggiudicazione provvisoria. Affidamento lavori”.
I lavori di recinzione verranno a costare complessivamente alla comunità € 21.327,04.
Pur apprezzando l’intervento non si comprende quando l’amministrazione riterrà di avviare la procedura per il recupero dell’impianto e per l’assunzione diretto o l’affidamento in concessione, atteso che tutti gli interventi fatti, se viene lasciata la struttura in stato di abbandono, vengono regolarmente distrutti, abbattuti e danneggiati mentre procede a ritmo elevato il processo di degrado dei luoghi con erba alta (a rischio di incendi), topi, serpenti ed uccelli rapaci.
L’impianto dovrebbe essere gestito nel rispetto anche di quanto previsto dall’art. 90 della legge 289/2002 secondo cui "L'uso degli impianti sportivi in esercizio da parte degli enti locali territoriali é aperto a tutti i cittadini e deve essere garantito, sulla base di criteri obiettivi, a tutte le società e associazioni sportive".Il comma 25 della citata legge stabilisce che "Ai fini del conseguimento degli obiettivi di cui all'articolo 29 della presente legge, nei casi in cui l'ente pubblico territoriale non intenda gestire direttamente gli impianti sportivi, la gestione e' affidata in via preferenziale a società e associazioni sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate e Federazioni sportive nazionali, sulla base di convenzioni che ne stabiliscono i criteri d'uso e previa determinazione di criteri generali e obiettivi per l'individuazione dei soggetti affidatari. Le regioni disciplinano, con propria legge, le modalità di affidamento".

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