venerdì 8 giugno 2018

NUOVE NORME ANTICORRUZIONE IN ARRIVO DALL'EUROPA

Un “daspo per i corrotti”: dall'Ue ok a nuove norme contro il riciclaggio
EUROPATODAY  

Mentre leggiamo che qualcuno in Italia vorrebbe alleggerire le norme anticorruzione contenute nel Codice dei contratti EUROPATODAY  riferisce che a livello europeo sarebbe stato  raggiunto un accordo tra la Presidenza bulgara del Consiglio dell'UE (dal 1° gennaio 2018) e il Parlamento sulle nuove norme sul ricorso al diritto penale per contrastare il riciclaggio di denaro, norme che mirano a interrompere e bloccare l'accesso dei criminali alle risorse finanziarie, comprese quelle utilizzate per attività terroristiche. 
Com'è noto i criminali usano il riciclaggio di denaro per convertire, nascondere o acquisire i proventi delle loro attività illecite. 
Secondo la Commissione, i proventi di attività criminali nell'Ue sono stimati in 110 miliardi di euro all'anno, una cifra che corrisponde all'1% del Pel totale dell'Unione. Il numero di casi di riciclaggio è in aumento: secondo l'Europol nel 2012 sono stati scoperti 148 casi, 202 nel 2013, 221 nel 2014 e 285 nel 2015.
I principali obiettivi della nuova direttiva in corso di predisposizione riguarderebbero la fissazione di norme minime relative alla definizione comune dei reati e delle sanzioni inerenti al riciclaggio di denaro, poi eliminare gli ostacoli alla cooperazione giudiziaria e di polizia a livello transfrontaliero introducendo disposizioni comuni per facilitare le indagini sui reati connessi al riciclaggio di denaro e infine allineare le regole comunitarie con quelle internazionali, in particolare la Convenzione del Consiglio d'Europa in materia.
Secondo il testo concordato il riciclaggio di denaro sarà punibile con una pena detentiva massima di 4 anni ma oltre al carcere, i giudici possono imporre sanzioni e misure aggiuntive, ad esempio l'esclusione temporanea o permanente dall'accesso ai finanziamenti pubblici, definito un “daspo per i corrotti” da Corrao. Inoltre ai casi che riguardano un'organizzazione criminale o per reati commessi nell'esercizio di determinate attività professionali saranno previste circostanze aggravanti che gli Stati membri potranno definire sulla base del valore dei beni o del denaro oggetto di riciclaggio o della natura del reato, ad esempio se si tratta di corruzione, sfruttamento sessuale o narcotraffico.

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