giovedì 14 giugno 2018

IL GOVERNO DICE NO ALLA RATIFICA DEL CETA


A suo tempo moltissimi hanno dimostrato contro la stipula dell'accordo di libero scambio con il Canada denominato CETA,
Ora il Governo  chiederà al Parlamento italiano di non ratificare l'accordo Ceta. 
Lo ha annunciato il neo-ministro all’Agricoltura Gian Marco Centinaio, secondo cui l’Italia non dovrebbe accettare il trattato commerciale “perché tutela solo una piccola parte dei nostri prodotti Dop e Igp”.
In un'intervista a La Stampa il ministro ha spiegato che la richiesta “di non ratificare quel trattato e gli altri simili al Ceta”, è “prevista nel contratto di governo”, ma un no dell'Italia farebbe saltare l'intero accordo che, essendo misto, necessita dell'approvazione (già concessa) delle istituzioni comunitarie, e quella di tutti i parlamento nazionali. 
Ha esultato la Coldiretti, da sempre contraria all'accordo. La decisione di non ratificare il Ceta “è una scelta giusta di fronte ad un accordo sbagliato e pericoloso per l'Italia contro il quale si è sollevata una vera rivolta popolare che ci ha visti protagonisti su tutto il territorio nazionale dove hanno già espresso contrarietà 15 regioni, 18 province 2500 comuni e 90 Consorzi di tutela delle produzioni a denominazioni di origine", ha affermato il presidente Roberto Moncalvo.
L'accordo è entrato in vigore in via provvisoria il 21 settembre scorso, in attesa di essere ratificato da tutti i Parlamenti degli Stati membri dell'Ue ma al momento si sono espressi solo 11 Paesi su 28: Danimarca, Lettonia, Estonia, Lituania, Malta, Spagna, Portogallo, Croazia, Repubblica Ceca, Austria e Finlandia.
Per tutti quelli che hanno manifestato contro questo trattato si tratta di una bellissima notizia, ma ora si dovrà vedere se l'Italia la spunterà perchè la frittata forse è già fatta.

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