La Commissione tributaria provinciale (Ctp) di Roma, con la recente sentenza n. 6269/41/2018 ha stabilito che in caso di grave disservizio nella raccolta dei rifiuti, comprovata da diffide scritte al comune ed all'azienda incaricata del servizio, unitamente a rilievi fotografici, il contribuente ha diritto ad una riduzione della tariffa dovuta pari al 50%.
Peraltro già la Corte di Cassazione con la famosa ordinanza n. 22531/2017 aveva stabilito che nel caso di continui disservizi nella raccolta dei rifiuti, i contribuenti hanno diritto alla riduzione della Tari "per il solo fatto che il servizio di raccolta, debitamente istituito e attivato, non venga poi concretamente svolto, ovvero venga svolto in grave difformità rispetto alle modalità regolamentari relative alle distanze e capacità dei contenitori ed alla frequenza della raccolta; così da far venire meno le condizioni di ordinaria e agevole fruizione del servizio da parte dell'utente".
Quindi, cari concittadini che vi lamentate su vari social, per poter ottenere qualcosa dovete scrivere direttamente al responsabile del Servizio comunale addetto alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti e all'azienda incaricata della raccolta e della pulizia delle strade e poi con prove alla mano chiedere la riduzione citando le sentenze che ho riportato qui sopra.
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