Nell'Assemblea nazionale del 16 giugno organizzata da Movimento legge rifiuti zero, ARCI, Associazione Attuare la Costituzione, A.C.E. e ISDE, si è parlato dell’Ordinanza del TAR di Roma n. 4574 del 24 aprile 2018 che rimesso alla corte di Giustizia europea ogni valutazione in merito alla conformità alla direttiva 2001/42/CE (peraltro recepita con D.lgs 205/2010) della normativa italiana contenuta nel decreto legge 133/2014 convertito con legge 164/2014 e nel DPCM 10 agosto 2016 che prevede che il presidente del Consiglio dei Ministri possa rideterminare il numero e la capacità degli impianti di incenerimento dei rifiuti eliminando l’applicazione della disciplina di valutazione ambientale.
L’Ordinanza di fatto punta anche i riflettori sulle inadempienze delle regioni e della maggioranza degli enti locali che non hanno adempiuto alle norme contenute anche nel citato D.lgs 205/2010 con particolare riguardo ai Piani regionali rifiuti.
Nel provvedimento incriminato ci sono anche gli impianti a biomasse ed altro.
Nel provvedimento incriminato ci sono anche gli impianti a biomasse ed altro.
La giornata è iniziata con l’introduzione del moderatore (Vincenzo Bisbiglia – il Fatto Quotidiano) per il benvenuto, la sintesi della giornata, annunci e saluti, messaggi arrivati, tempi previsti di intervento oratori.
Sono seguiti:
L’intervento del presidente di ARCI Francesca Chiavacci;
La relazione introduttiva generale con slide (Massimo Piras), sul percorso del Movimento (LIP e Campagna Cambiamo l’Aria), sugli obiettivi e sui soggetti previsti nella Campagna nazionale Sblocca Italia Gameover e nella ipotesi di una successiva Campagna Europea;
C’è stata poi la proiezione di un video e brevissima sintesi della Campagna crowdfunding a supporto della Campagna Sblocca Italia Gameover (Mattia Mocelli e Andrea Piras) per FundRight società di servizi per il terzo settore;
L’avv. Ciervo e l’avv. Auriemma hanno svolto una relazione giuridica sull’ordinanza valore dell’ordinanza del TAR Lazio ed azioni di supporto giuridico nazionali ed europee in funzione delle udienze di giudizio della CGE di Lussemburgo;
C’è stato poi l’intervento del prof. Paolo Maddalena, presidente dell’ass.ne Attuare la Costituzione generale, sui principi in-costituzionali dello Sblocca Italia e del disegno generale da smontare (grandi opere – inceneritori – trivellazioni),
Molto forte l’intervento dell’ex Ministro Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde,
È seguito l’intervento dell’eurodeputata Elly Schneil che ha confermato il proprio impegno su questo argomento.
Sono seguiti moltissimi altri interventi fino al tardo pomeriggio.
Da quanto appreso sembrerebbe che il governo sarebbe intenzionato a non attendere l’esito della decisione della corte di Giustizia europea e a ritirare quanto prima il famoso DPCM 10 agosto 2016 dell’ex presidente Renzi.
I lavori si sono conclusi con alcuni interventi sulle modalità organizzative per attivare una attività di crowdfunding per finanziare la campagna nazionale "Cambiamo l'aria".
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