lunedì 11 giugno 2018

MIGLIORANO LE ENTRATE PROVENIENTI DAL TURISMO, MA IL GAP CON MOLTI PAESI EUROPEI E' ANCORA ELEVATO

La Banca d'Italia, com'è consuetudine ha condotto una indagine sull'andamento del turismo in Italia.
Secondo l’indagine  i flussi in entrata e in uscita sono aumentati rispetto al 2016, in termini sia di viaggiatori sia di spesa. 
L’avanzo della bilancia dei pagamenti turistica è salito allo 0,9 per cento del PIL (da 0,8 nel 2016) grazie al marcato incremento delle entrate (ovvero la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia; Fig. 1). Queste ultime (39,2 miliardi nel 2017, pari al 2,3 per cento del PIL) sono aumentate a un tasso (7,7 per cento) più che doppio rispetto a quello delle entrate mondiali da turismo internazionale, con una ricaduta positiva sulla quota di mercato dell’Italia. 
La crescita della spesa turistica dall’estero ha riguardato tutte le macro-regioni del Paese, soprattutto il Sud e il Centro.
I viaggiatori stranieri in Italia sono stati quasi 91 milioni, il 6 per cento in più che nel 2016. 
Le vacanze nelle città d’arte e culturali si sono confermate la tipologia di vacanza più diffusa e con il peso più elevato nella spesa dei turisti stranieri; è proseguita la ripresa dei soggiorni balneari. 
Il giudizio espresso dai visitatori intervistati al termine del viaggio si è mantenuto molto positivo, con differenze trascurabili tra le diverse macro-regioni. 
Dopo un decennio di stagnazione, anche la spesa dei viaggiatori italiani all’estero è aumentata (8,9 per cento), insieme al numero dei viaggiatori e dei pernottamenti; nel 2017 è stata pari all’1,4 per cento del PIL.
Ma come ci mostra il grafico elaborato dalla banca d'Italia sulla base di dati Istat abbiamo ancor amolto da fare per raggiungere i valori di altre nazioni europee come la Grecia, il Portogallo, la spagna e la stessa Austria.
ora se ne occuperà il nuovo governo...

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