giovedì 7 giugno 2018

L'EUROPA RAFFORZA LA COOPERAZIONE TRA EUROPOL E I PESI TERZI PER COMBATTERE IL TERRORISMO E LA CRIMINALITA' ORGANIZZATA

Il Consiglio Europeo ha approvato la proposta della Commissione di rafforzare la cooperazione di Europol con i paesi terzi e combattere più efficacemente il terrorismo e altre forme gravi di criminalità transnazionale; un risultato importante nel quadro del pacchetto antiterrorismo presentato dalla Commissione nell' ottobre 2017.
I mandati negoziali approvati dal Consiglio permetteranno alla Commissione di avviare i negoziati a nome dell'UE con otto paesi (Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Marocco, Tunisia e Turchia) sullo scambio di informazioni con Europol, inclusi i dati personali.
Il Commissario responsabile per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, Dimitris Avramopoulos, ha dichiarato: "Sin dall'inizio ho lavorato per rafforzare il ruolo di Europol sia dentro che fuori dall'UE. I terroristi e i criminali operano a livello transfrontaliero non solo in Europa, ma su scala mondiale. Dobbiamo operare in stretta collaborazione con i nostri vicini e partner principali per rafforzare la nostra resilienza globale nella lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata e per contribuire a rendere il mondo più sicuro per tutti."
Il Commissario per l'Unione per la sicurezza, Julian King, ha dichiarato: "Accolgo con favore la decisione del Consiglio di rafforzare la cooperazione di Europol con i paesi terzi. Dobbiamo fornire a Europol gli strumenti e le risorse adeguati per proteggere gli europei, anche tramite lo scambio di informazioni essenziali con i paesi vicini. Sono contento di constatare che i Ministri della Giustizia e degli affari interni dell'UE sono dello stesso avviso."
Una volta conclusi, gli accordi forniranno una base giuridica per lo scambio di dati personali tra Europol e le autorità competenti degli otto paesi allo scopo di prevenire e combattere il terrorismo e la criminalità organizzata. Gli accordi prevedranno opportune misure di salvaguardia relativamente alla protezione dei dati personali e dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone.
Il 20 dicembre scorso  la Commissione aveva raccomandato al Consiglio di autorizzare l'avvio dei negoziati per questi otto accordi. 

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