Molti giornali hanno diffuso ieri la notizia dell'allungamento dei tempi di pagamento della pubblica amministrazione, ma si tratta di un dato già noto agli addetti ai lavori, tanto che non appena eletto il nuovo presidente della Camera dei deputati ho inviato una petizione in cui si chiede di intervenire.
Per sapere quali sono stati i tempi di pagamento del vostro comune nell'ultimo anno o nell'ultimo trimestre basta andare nella sezione "Amministrazione trasparente".
Mi sono occupato della questione proprio nel mio ultimo saggio "Utopia di un Comune e come realizzarla".
Purtroppo, nonostante le norme europee quasi tutti i Comuni non riescono a stare al passo con il limite massimo previsto e pagano i fornitori in ritardo.
La cosa in particolare è grave nel caso dei piccoli Comuni dove spesso l'ente locale è la maggiore azienda che potrebbe sostenere l'economia locale, ma se poi non paga i fornitori rischia di farli fallire, quindi altro che sostegno...
La normativa prevede che gli enti pubblici paghino le fatture dei fornitori entro trenta giorni (D.lgs 231/2002, rubricato “Attuazione della direttiva 2000/35/CE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali) fatte salve alcune eccezioni.
Allo scopo di affrontare questo problema ogni Comune deve pubblicare l’indicatore della tempestività dei pagamenti nella sezione “Amministrazione trasparente” del proprio sito.
Il Ministero dell’Interno con circolare n. 9/2014 ha indicato le modalità per calcolare i tempi di pagamento. Con il DPCM 22 settembre 2014 e la circolare n. 3/2015 il Ministero dell’Economia e delle finanze sono state indicate le modalità di pubblicazione sui siti web dei Comuni; con la Circolare n.15/2015 sono state indicate le modalità per il monitoraggio
A sua volta il MEF ha realizzato una piattaforma per il monitoraggio dei crediti commerciali verso le P.A. che registra il totale delle fatture e i pagamenti effettuati.
Ma il problema è creato dalla Tesoreria unica, uno strumento inventato dal Ministero dell'economia e delle finanze per togliere la disponibilità di cassa agli enti locali per cui spesso per pagare i fornitori in tempo i Comuni sono costretti a chiedere una anticipazione di cassa alle Banche e quindi a caricarsi dei relativi oneri finanziari che poi pesano sulla gestione ordinaria.....
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