Con una interrogazione in data 9 marzo 2012 chiesi al Sindaco cosa intendesse fare l'amministrazione per l'affidamento della gestione dell'ex Circolo "Le Querce " in via Arezzo e mi fu risposto che era pendente una vertenza con chi aveva gestito l'impianto fino all'anno prima.
Il 26
febbraio 2015 nel Consiglio comunale di Sabaudia alle ore 21,19 iniziò l’esame di una nuoca interrogazione del 05.01.2015 avente ad oggetto: impianto
sportivo di via Arezzo presentata dall’allora consigliere Pastore (il verbale
della seduta è contenuto nella deliberazione n. 9/2015 de Consiglio comunale).
L’interrogazione era riferita allo stato di
degradato dell’impianto sportivo di proprietà del Comune di Sabaudia ubicato in
Via Arezzo, denominato “Le Querce”
Si tratta di un bene di proprietà del Comune di
Sabaudia che dovrebbe essere gestito come un bene comune dei cittadini e non
essere lasciato in stato di abbandono.
Al riguardo il Consigliere Pastore mostrò alcune
fotografie tratte dal CD realizzato l’11 febbraio 2011, quando, a seguito di
una azione giudiziaria il Comune fu rimesso in possesso dell’impianto avvenuta
nel 2011 dopo il periodo in cui era stato dato senza contratto ad un privato
evidenziando come le condizioni della struttura che apparivano buone sia per
quanto riguarda l’immobile (con impianti di illuminazione, di riscaldamento, l’area
ristorazione, lo spogliatoio, ecc.) che per la parte dell’impianto sportivo
vero e proprio con il pallone tensostatico e il campo di calcetto con il manto
era da poco stata ristrutturato; l’impianto non presentava particolari defezioni.
Successivamente lo stesso consigliere Pastore
mostrò al Consiglio alcune foto fatte il 18 dicembre del 2014 mostrando come la
situazione fosse cambiata: sia all’interno dell’immobile con l’area di
ristorazione completamente divelta e assalita da vandali; sia all’esterno con
la struttura tensostatica danneggiata, un particolare della rete di recinzione in
più parti distrutta, ecc.
Il Sindaco dell’epoca rispondendo sottolineò come
comunque all’epoca fossero state riscontrate delle carenze di manutenzione degli
immobili e come, essendo ancora pendente una vertenza don l’ex gestore di
fatto, fosse stato nominato un custode giudiziario provvedendo comunque sin da a
chiudere ogni accesso con rete elettrosaldata installando cartelli con la
dicitura “Proprietà del Comune di Sabaudia, è severamente vietato l’accesso a
persone non autorizzate e qualsiasi abuso sarà punito a termini di legge”.
Come riferito dal Sindaco solamente il 4 aprile
2013 si concluse la custodia giudiziaria.
Nella propria replica il Consigliere Pastore pur
prendendo atto di quanto dichiarato dal Sindaco riferì di essersi dovuto anche
recare dai Carabinieri perché essendo andato a fare una verifica presso la
struttura in questione aveva trovato un extracomunitario che si stava facendo
la barba in uno dei locali.
Il Consigliere Pastore in quell’occasione aggiunse
anche che la situazione di degrado se possibile era peggiorata non essendo
stato fatto nulla ritenendosi comunque insoddisfatto per la risposta.
Anche la discussione dell’interrogazione e per
tutto il 2015, nonostante la carenza di infrastrutture sportive non venne fatto
nulla per restituire la fruizione dell’impianto alla comunità
Caduta la Giunta e arrivato il Commissario
straordinario venne disposto un intervento di bonifica e di pulizia di tutta l’area,
peraltro non essendo prevista alcuna soluzione per la gestione diretta o in
concessione della struttura il degrado è progredito aiutato da persone e dal maltempo,
fino a che anche il telone della tensostruttura è volato via.
Allo scopo di aiutare l’amministrazione a reperire
le somme necessarie per ripristinare la funzionalità dell’impianto in data 30
luglio 2016 inviai all’allora Commissario straordinario una nota per segnalare
l’opportunità offerta da dall’Istituto di Credito Sportivo ai Comuni per la
concessione di mutui a tasso zero proprio per la ristrutturazione di questo
tipo di strutture che, a mio avviso avrebbe potuto poi essere affidato in
gestione alla Pro Loco, onde evitare nuovi problemi.
Non ho ricevuto risposta.
Circa un anno dopo (14 luglio 2017), essendosi
insediata una nuova Giunta in Comune che nel proprio programma elettorale ha previsto
il recupero dell’impianto ed avendo reperito una nuova opportunità per i Comuni
sempre offerta dall’ICS mi sono premurato di segnalare la cosa al Comune.
Anche in questo caso non ho ricevuto alcuna
risposta per cui con una lettera del 7 settembre, approssimandosi la data entro
la quale il Comune avrebbe dovuto approvare il Programma triennale delle Opere
Pubbliche, ho ritenuto doveroso segnalare sia alla dirigenza politica che ai
responsabili amministrativi egli uffici l’opportunità di inserire l’impianto in
questione tra i progetti.
In questo caso mi ha risposto il responsabile del
Settore lavori Pubblici invitandomi a scrivere solamente agli organi politici,
come se la manutenzione del patrimonio comunale non rientrasse anch’esso nelle di
lui competenze.
Nel mese passato è stata pubblicata la
determinazione n. 30 del 22 febbraio 2018 (REG.GEN. 338/2018) con la quale è
stato deciso di conferire all’ing. Gino Soave l’incarico professionale per l’elaborazione
progettuale relativa ai lavori di ristrutturazione messa in sicurezza della
recinzione degli impianti sportivi di via Arezzo. Per un costo di € 3.445,15 (alla data odierna 'incarico non risulta pubblicato nella sezione "Amministrazione trasparente" del Comune come stabilito per legge).
Successivamente (determinazione n. 48 del 4 aprile
2018) sono stati approvati gli atti progettuali ed espletata una gara per l’affidamento
dei lavori.
In data 18 giugno è stata poi pubblicata la
determinazione n. 77 in data 8 giugno (REG.GEN. 558/2018) avente per oggetto: “Ristrutturazione
e messa in sicurezza della recinzione degli impianti sportivi di via Arezzo.
Approvazione verbale di gara. Aggiudicazione provvisoria. Affidamento lavori”.
I lavori di recinzione verranno a costare complessivamente
alla comunità € 21.327,04.
Pur apprezzando l’intervento non si comprende
quando l’amministrazione riterrà di avviare la procedura per il recupero dell’impianto
e per l’assunzione diretto o l’affidamento in concessione, atteso che tutti gli
interventi fatti, se viene lasciata la struttura in stato di abbandono, vengono
regolarmente distrutti, abbattuti e danneggiati mentre procede a ritmo elevato
il processo di degrado dei luoghi con erba alta (a rischio di incendi), topi, serpenti
ed uccelli rapaci.
L’impianto dovrebbe essere gestito nel rispetto
anche di quanto previsto dall’art. 90 della legge 289/2002 secondo cui "L'uso degli impianti sportivi in esercizio da parte degli
enti locali territoriali é aperto a tutti i cittadini e deve essere garantito, sulla base di criteri obiettivi, a tutte le società e associazioni sportive".Il comma 25 della citata legge stabilisce che "Ai fini del conseguimento degli obiettivi di cui all'articolo 29 della presente legge, nei casi in cui l'ente pubblico territoriale non intenda gestire direttamente gli impianti sportivi, la gestione e' affidata in via preferenziale a società e associazioni sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate e Federazioni sportive nazionali, sulla base di convenzioni che ne stabiliscono i criteri d'uso e previa determinazione di criteri generali e obiettivi per l'individuazione dei soggetti affidatari. Le regioni disciplinano, con propria legge, le modalità di affidamento".