sabato 15 ottobre 2016

IL DIBATTITO PARLAMENTARE SULLE INDENNITA' DI DEPUTATI E SENATORI

La commissione Affari costituzionali della Camera giovedì 13 ottobre ha proseguito l'esame di alcune proposte di legge recanti "Modifiche alla legge 31 ottobre 1965, n. 1261, in materia di indennità spettante ai membri del Parlamento" (C. 495 Vaccaro, C. 661 Lenzi, C. 1137 Capelli, C. 1958 Vitelli e C. 2354 Lombardi).

Il testo è stato approvato solo con i voti dei deputati del Movimento 5 stelle; gli altri si sono astenuti.
Il nuovo testo unificato prevede in particolare la riduzione dell’indennità parlamentare, tagli ai rimborsi per le spese di alloggio (la cosiddetta diaria), di viaggio e per l’esercizio del mandato. 

E' prevista anche una stretta sul Tfr di onorevoli e senatori.  
Su molte cose i parlamentari non sono potuti intervenire in quanto in base all'art. 69 della Costituzione  “I membri del Parlamento ricevono una indennità stabilita dalla legge”. 
Pertanto di tutte le varie voci e relativi accessori che concorrono a formare la retribuzione complessiva di deputati e senatori, solo l’indennità parlamentare (in pratica lo stipendio base) e le spettanze ad essa collegate possono essere oggetto di modifica legislativa.
Il resoconto lo trovate qui:
http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?idLegislatura=17&sezione=bollettini&tipoDoc=pdf&anno=2016&mese=10&giorno=13&file=leg.17.bol0709.data20161013.com01

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