A seguito dei ricorsi presentati al Consiglio di Stato dai Comuni di Aprilia e di Bassiano in merito alla famosa vicenda delle azioni di Acqualatina di proprietà dei Comuni date in pegno alla DEPFA Bank a garanzia di un mutuo della predetta società il predetto Consesso con Sentenze n. 4222/2016 e n. 4223/2016 pur dovendo respingere i ricorsi in quanto tardivi ha ritenuto di decidere la trasmissione degli atti alla Corte dei conti con la seguente motivazione:"...Infine, in relazione alle clausole negoziali dell’atto di cessione del credito questo collegio ritiene che emergano aspetti di interesse per la competente sezione regionale di controllo della Corte dei conti. Si tratta in particolare delle clausole - su cui si fonda il presente appello - in virtù delle quali l’Autorità d’ambito: si obbliga ad informare l’istituto di credito cessionario del credito di «tutti gli eventi (…) incidenti sull’equilibrio economico-finanziario di cui alla Convenzione» (art. 3); accetta contemporaneamente alla cessione di credito la delegazione di pagamento del credito medesimo a favore dell’istituto di credito cessionario, senza potere opporre al primo le eccezioni opponibili al cedente Acqualatina, tra cui la compensazione (art. 4); ed inoltre accetta che le decisioni assunte da Acqualatina nell’ambito della convenzione per la gestione del servizio idrico «sono soggette al preventivo consenso scritto» della banca cessionaria (art. 5). Si tratta infatti di clausole che oltre ad esporre l’amministrazione concedente a rischi di esborsi finanziari eccessivi sembrano interferire nel rapporto tra questa e il concessionario del servizio".
Una grande soddisfazione per me che all'epoca chiesi l'annullamento della deliberazione segnalando la questione alla Corte dei conti, alla Prefettura, all'Ispettorato Generale di Finanza, ecc.
Come si ricorderà con la deliberazione n.76 in data 26 maggio 2008 la Giunta comunale di Sabaudia avente per oggetto "Concessione del pegno sulle azioni della società Acqualatina" al fine di consentire alla predetta società di ottenere un finanziamento dalla DEPFA BANK (con sede a Dublino ma in sostanza irlandese-tedesca) per l’attuazione del programma degli interventi previsti dalla medesima società, concesse appunto in pegno le proprie azioni di Acqualatina.
Si trattò di una scelta criticata sia dal punto di vista formale e procedurale perché assunta dalla giunta anziché dal Consiglio ma anche dal punto di vista sostanziale in quanto sono state date in pegno le azioni della società Acqualatina che erano patrimonio del Comune.
Anche la Giunta Regionale del Lazio si interessò della cosa e nella seduta del 28 novembre prese atto della relazione conclusiva dell’indagine amministrativa disposta sull’attività di gestione del servizio idrico integrato nell’ATO4.
Anche la Giunta Regionale del Lazio si interessò della cosa e nella seduta del 28 novembre prese atto della relazione conclusiva dell’indagine amministrativa disposta sull’attività di gestione del servizio idrico integrato nell’ATO4.
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