Si vota fino alle ore 23 di oggi 9 ottobre per eleggere il Consiglio metropolitano di Roma, Milano, Bologna, Napoli e Torino.
Ma i cittadini non possono votare.
Infatti si tratta di una elezione di secondo grado, possono votare solo i consiglieri comunali e i Sindaci dei 121 comuni che fanno parte di quelle città.In base alla riforma Delrio (Legge n.56 del 7 aprile 2014,Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni), il Consiglio metropolitano dura 5 anni. Possono correre per la carica di consigliere metropolitano i sindaci dei comuni della Città Metropolitana e i consiglieri comunali.
La carica di sindaco spetta invece automaticamente al primo cittadino del capoluogo: così a Roma, ad esempio, la sindaca Raggi è di diritto anche a capo della città metropolitana.
La norma prevede che il voto dei sindaci e consiglieri venga ponderato in base alla popolazione: il voto di sindaci e consiglieri, quindi, pesa di più o di meno a seconda della fascia demografica in cui è inserito il loro Comune.
Gli elettori, sempre a Roma sono 1647 ma i cittadini sono stati tagliati fuori da questa piccola ma importantissima campagna elettorale.
Sembra l'anteprima di quello che potrebbe succedere per l'elezione del nuovo Senato una elezione anche lì riservata a pochi.
Con i cittadini che stanno a guardare. Questo non è populismo ma l'elezione di uno dei più importanti consessi della Repubblica non può essere ridotto alla scelta di poche persone, si rischia di perdere così la funzione della rappresentanza che è l'essenza della democrazia.
Nessun commento:
Posta un commento