lunedì 22 febbraio 2016

COME LIBERARSI DALLE SLOT MACHINE

Sin dal 2012 segnalavo proprio su questo blog i problemi per la sicurezza urbana e i rischi derivanti dalla presenza delle slot machine, un settore che pur presentando elementi di opacità (molte società proprietarie hanno sedi all'estero) consente allo Stato di rastrellare somme ingenti ed  è uno dei pochi che è cresciuto in questi anni di crisi. Nei nostri Bar crescono gli spazi dedicati a queste vere e proprie macchinette mangiasoldi.
Alcuni Sindaci hanno tentato di arginare il fenomeno, anche a motivo dei rischi delle ludopatie, altri non hanno fatto nulla.
Nel frattempo le ASL spendono soldi per assistere le persone, spesso anche anziane che sono cadute preda del gioco e che ci perdono anche la pensione.
Tra i Sindaci che hanno provato a fare qualcosa è da segnalare quello di Anacapri, un piccolo Comune che però superando i 5.000 abitanti non finirà sotto la mannaia di certi nuovi "esperti" di pubblica amministrazione.
La strada seguita è sempre quella di darsi delle regole (molti non lo fanno per lasciarsi le mani libere in molti campi e quindi procedere con "discrezionalità") quindi il Sindaco di Anacapri ha adottato un regolamento che vieta la presenza delle macchinette nei pressi di luoghi "sensibili".
I proprietari delle società che gestiscono questo vero e proprio business, allertati dall'innovazione (che potrebbe essere imitata da tutti quelli che hanno a cuore il bene delle loro città)  hanno fatto ricorso fino al Consiglio di Stato , ma hanno perso. 
Ora in quel Comune, grazie anche all'orografia, non ci sono più queste macchinette mangiasoldi. 
Ecco come i piccoli comuni possono essere di esempio ai grandi.....
   

2 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Perchè lo stesso provvedimento non viene adottato anche da altri comuni? Tipo Rozzano, che ormai si è trasformata in una piccola Las Vegas, a danno dei cittadini. Perchè nessuno è in grado di tutelare la gente da questa malefica abitudine? Anzi, per dirla tutta, non vengono neppure rispettate le limitazioni di orario imposte. Impostori e sfruttatori

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