lunedì 22 febbraio 2016

LA MADIA SPIEGA ALL'ARAN COME RIDURRE DA 11 A 4 I COMPARTI CONTRATTUALI DELLA PA.....

Palazzo Vidoni in una incisione di Piranesi
Il Ministro Madia, sulla base dei principi previsti dalla L. 124/2015 e in attesa della approvazione dei relativi decreti delegati ha anticipato con una lettera dell'8 febbraio scorso, inviata ai Comitati di settore e per conoscenza all'Agenzia per la RAppresentanza Negoziale delle Pubbliche amministrazioni, alla Conferenza Stato Regioni, all'ANCI e all'UPI le proprie indicazioni circa la riduzione dei comparti ai fini deNel frattempo le agenzie di stampa anticipano i contenuti della proposta di linee guida che l''Aran dovrebbe seguire nelle trattative con i sindacati per la rideterminazione dei comparti di contrattazione e il conseguenza avvio della tornata contrattuale 2016-2018 relativa ai dipendenti pubblici. Dalla nota si prende atto che l'Aran, con una nota del 10 febbraio, avrebbe informato che dal confronto con le parti sindacali emergerebbero concrete possibilità che la trattativa si concluda in modo positivo. La posizione del Dipartimento è quella  di costituire solamente quattro comparti rispetto agli 11 attuali, procedendo all'accorpamento sulla base sulla base delle asserite affinità tra alcuni e della salvaguardia dei settori che sono caratterizzati da una spiccata specificità sotto i profili funzionali e professionali e che presentano una significativa rilevanza in termini numerici di addetti e di amministrazioni.
L'obiettivo sarebbe quello di uniformare la disciplina del rapporto di lavoro all'interno dei nuovi comparti, riconducendo, per quanto possibile, ad unitarietà la normativa contenuta nei diversi contratti collettivi nazionali riferiti ai dipendenti ricompresi nei suddetti comparti e aree. Tenendo conto della contrazione del numero dei contratti è previsto nella lettera della Madia che nei  casi in cui la specialità di alcune professionalità o di alcuni istituti contrattuali siano tali da non consentire la piena o l'immediata omologazione delle discipline vigente, il CCNL potrà prevedere norme differenziate tra i lavoratori appartenenti al medesimo comparto; così i nuovi CCNL potrebbero prevedere una parte comune e una o più "parti speciali o sezioni. Nella lettera si richiamano le recenti norme inserite nella bozza del disegno di legge presentato dalla Madia  per cui la dirigenza sanitaria dovrà rientrare nel ruolo unico della dirigenza regionale, i segretari comunali dovranno essere inseriti nell'area della dirigenza amministrativa degli enti locali. Sempre secondo le indicazioni del Ministro il personale dirigente amministrativo, tecnico e professionale della sanità dovrebbe trovare una sua più coerente collocazione nell'area in cui saranno ricompresi i dirigenti amministrativi delle regioni. Verrebbe così a rompersi l'unicità contrattuale esistente sin dall'inizio della riforma sanitaria del personale che opera nella sanità, La cosa non meraviglia tenuto conto della scarsa attenzione di questo Governo verso il SSN.
La Madia ha pensato anche ai rappresentanti sindacali così afferma nella nota che per quanto riguarda il profilo della rappresentatività delle organizzazioni e confederazioni sindacali rispetto ai nuovi comparti e aree la contrattazione potrà individuare eventuali soluzioni per favorire tempestivi processi di aggregazione o riorganizzazione che ritengano maggiormente funzionali rispetto alla nuova composizione dei comparti e delle aree stesse. 
L'indicazione parte dal rischio che alcune sigle sindacali possano perdere la loro rappresentatività, ottenuta con le ultime votazioni, a seguito dell'accorpamento dei settori. 
L'ARAN dovrà uniformarsi a queste indicazioni per ridurre i comparti, condizione necessaria per poi passare al rinnovo dei contratti dopo sei anni di blocco.

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