martedì 9 febbraio 2016

LA QUALITA' E I SERVIZI SOCIALI

Nel corso degli anni la definizione del termine qualità ha subito una notevole evoluzione; oggi la definizione generalmente condivisa è la seguente: la qualità è l'insieme delle caratteristiche e delle proprietà di un prodotto, di un processo o di un servizio, le quali conferiscono ad esso la capacità di soddisfare le esigenze implicite o espresse del cliente.
Per quanto riguarda i servizi  sociali la L. 328/2000 stabilisce all'art. 1, comma 6 che debba essere promossa la partecipazione attiva dei cittadini, il contributo delle organizzazioni sindacali, delle associazioni sociali e di tutela degli utenti per il raggiungimento dei fini istituzionali.
Inoltre l'art. 6  della medesima legge prevede che per lo svolgimento delle funzioni di cui all'art. 1 vengano organizzate delle forme di consultazione dei soggetti predetti per valutare la qualità e l'efficacia dei servizi e formulare proposte ai fini della predisposizione dei programmi, garantendo ai cittadini i diritto di partecipazione al controllo di qualità dei servizi , secondo le modalità previste dagli statuiti comunali.
La quasi totalità dei Comuni non ha adottato procedure per la qualità né ha definito degli standard.
Manca inoltre quasi ovunque la "Carta per la qualità dei servizi"
Per lo più cittadini, organizzazioni sindacali, associazioni ecc. non vengono coinvolti nella programmazione e nella valutazione dei servizi.
Il divario si sente soprattutto tra nord, dove molti comuni sono all'avanguardia i questo campo e il centro sud dove vi sono delle carenze notevoli.
Ma non solo i Comuni sono latitanti, anche le ASL raramente hanno una carta della qualità dei servizi, normalmente si limitano ad avere una semplice carta dei servizi con gli indirizzi e i servizi offerti: manca totalmente l'indicazione degli standard offerti e garantiti.
Occorre intervenire per porre fine a questa grave situazione.

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