Sull'edizione di Latina del quotidiano “Il
Messaggero”, a proposito delle dimissioni del Sindaco di Sabaudia, Maurizio
Lucci, leggo una approfondita disamina delle amministrazioni comunali sciolte
in quest’ultimo anno e che andranno alle urne a primavera: sono già ben sei: da
Priverno a Terracina, Latina, Minturno, Castelforte e Itri.
In quasi tutti i casi la Giunta è caduta a causa di
spaccature avvenute all'interno della maggioranza.
Secondo me balzano agli occhi due tratti salienti
in quasi tutte le realtà pontine (compresa Sabaudia dove addirittura in questi
ultimi anni si sono succeduti moltissimi commissari prefettizi):
§
La prima consiste nella evidente incapacità di
alcuni Sindaci a mantenere una maggioranza unita e coesa; questo naturalmente è
un problema che parte proprio dalla composizione delle coalizioni che dovranno
presentarsi alle urne, che non sempre sono omogenee e quindi sono più fragili. È
evidente che deve essere curata maggiormente la fase relativa alla scelta dei
candidati ma anche in particolare quella del programma elettorale (troppo
spesso lasciato a qualche esperto di turno) in cui talora si sorvola su
problemi già noti rinviandone la discussione in tempi futuri
§
La seconda (conseguente alla prima) è
rappresentata dal fatto che molto spesso le opposizioni non si impegnano in
maniera adeguata per contrastare le iniziative della maggioranza e per
incalzarla sui temi importanti della città, pur avendo a disposizione molti strumenti
oggi offerti dal legislatore, come ad esempio la presidenza della Commissione
trasparenza o vigilanza. Così alla fine la crisi del Comune avviene grazie alle
liti della maggioranza e non per merito della minoranza. Ma se poi chi avrebbe
dovuto fare opposizione (e non l’ha fatta o l’ha fatta in maniera inadeguata)
si presenta come chi vuole cambiare la città, bisogna nutrire qualche
perplessità…qualche dubbio è ovvio che nasca.
Si tratta di argomenti affrontati
ampiamente, a seconda dei punti di vista, sia nel mio libro “Il Sindaco di tutti: Come gestire il Comune
per un risultato durevole”, sia nell'altro volume “Manuale per un consigliere comunale di opposizione: Come sfidare la
maggioranza”.
Ora ci aspetta una nuova tornata
elettorale, riusciranno i nostri aspiranti candidati a far tesoro dell’esperienza?
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