giovedì 25 febbraio 2016

PUO' DIRSI DEMOCRATICO UN COMUNE IN CUI I CITTADINI INVECE DI ESSERE COINVOLTI QUOTIDIANAMENTE NELLE SCELTE DELLA CITTA' VENGONO CHIAMATI ALLE URNE OGNI 5 ANNI?

Hogarth: la campagna elettorale
Può dirsi democratico un Comune in cui i cittadini elettori ogni cinque anni vengono chiamati alle urne eleggendo in maniera diretta il Sindaco il quale poi ritiene di poter gestire il potere a suo piacimento senza ricordarsi mai di coinvolgere i cittadini che lo hanno eletto nelle scelte rilevanti per lo sviluppo della città o per la vita quotidiana? Si tratta di un tema molto attuale e che secondo molti è all'origine della crescente disaffezione dei cittadini dal voto.
La complessità del problema è scoppiata specialmente da quando è stata modificata la normativa e il sindaco viene eletto direttamente dai cittadini.
Un aumento del potere del primo cittadino che invece di essere utilizzato saggiamente viene gestito avendo di mira spesso solo il proprio ego.  
In questi anni il parlamento ha approvato molte leggi che mirano proprio costruire una continuità di rapporti con i cittadini attraverso il bilancio partecipato, il bilancio sociale, la rendicontazione annuale, la partecipazione alla valutazione dei servizi sociali, il coinvolgimento nella verifica dei servizi pubblici, ecc. ma quante amministrazioni comunali hanno utilizzato questi strumenti? 
Si tratta di leggi ignorate, messe così semplicemente da parte...
Invece di cercare di recuperare sul modo di rapportarsi con la comunità, Sindaci sempre più soli al comando e arroganti vanno avanti per la loro strada.
Ora questo tema è affrontato in un recentissimo libro di Pierre Rosanvallon: Le Bon Gouvernement.
Non ci può essere buon governo locale senza una continuità di rapporto tra Sindaco e cittadini, oggi esistono anche strumenti informatici per sentire l'opinione di chi in definitiva è il vero detentore del potere e non si comprende come mai non vengano usati.
Occorre più trasparenza e più partecipazione ma anche più cura dei rapporti con i cittadini e con le loro associazioni.

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