Il problema dell'emergenza abitativa è diffuso in tutti i Comuni, ma alcuni cercano di affrontarlo in maniera seria, altri cercano di dimenticarlo. L’Anci da tempo chiede al governo la possibilità di mettere a disposizione dei Comuni i tanti immobili sfitti di Inps e Inail: si tratta di appartamenti vuoti da anni che rappresentano un ulteriore spreco in tempi come questi con tante famiglie sotto sfratto.
L’assessore alle Politiche abitative di Bologna e coordinatore della commissione Politiche abitative Anci, intervenuto a SkyTg24 durante un dibattito sull'emergenza abitativa e sul caso affitti di Roma ha dichiarato: “Lasciare questi immobili vuoti - ha aggiunto - è un danno ulteriore anche per gli istituti che li detengono, penso a quante risorse in più potrebbero ottenere, magari per rivalutare le pensioni”.
Prendendo spunto dal caso Roma, Malagoli ha poi detto che “spetta innanzitutto ai Comuni controllare i requisiti patrimoniali delle persone che stanno dentro questi alloggi.
Secondo quanto pubblicato sul sito dell'ANCI l’assessore bolognese ha parlato della situazione nella sua città, spiegando che il canone è regolato in base all'Isee e oscilla intorno ai 125 euro mensili”.
Un contributo positivo verso quei Comuni inattivi e verso il Comune di Roma che evidentemente non ha saputo organizzare in tutti questi anni un problema così delicato.
Ci sono poi in molte realtà immobili confiscati che potrebbero essere utilizzati ma che non vengono assegnati ai Comuni, restando in stato di abbandono e di degrado. Nello stesso tempo molti amministratori pur essendo a conoscenza che nel loro Comune ci sono immobili confiscati omettono di sollecitarne la consegna presentando progetti per il loro utilizzo all'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati.
Sarebbe bene che certi amministratori prendessero esempio dalle best practice di chi ha saputo gestire bene questo problema che poi contribuisce anche alla sicurezza urbana.
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