giovedì 18 febbraio 2016

LA SICUREZZA ALIMENTARE E LE AGROMAFIE IN PROVINCIA DI LATINA

Su "Il Messaggero" di Latina è stata riportata una lettura puntuale sul fenomeno delle agromafie nella provincia di Latina dopo la presentazione ieri del rapporto Eurispes, Coldiretti e l'Osservatorio sulla criminalità in agricoltura sull'argomento, cui ha partecipato  anche il Presidente dell'ANAC Cantone.
Latina è una delle province i cui il fenomeno è più grave; questo è quanto emerge dal rapporto
Ai primi posti per la criminalità si pongono alcune province della Sicilia; il Lazio è a metà classifica e Latina occupa il 26° posto, mentre purtroppo Frosinone è al 15°
I vari clan  si appropriano di vasti comparti dell'agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l'imprenditoria onesta, ma compromettono in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l'effetto indiretto di minare profondamente l'immagine dei prodotti italiani e il valore del marchio Made in Italy. 
In Italia per fortuna abbiamo una organizzazione per la Sicurezza alimentare di prim'ordine,  dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, lo SCICO-GDF, il Corpo Forestale ora confluito nel Comando Unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dell'Arma, l'Ispettorato DIA - dei Ministeri dell'Agricoltura, della Sanità (con le ASL, gli Istituti Zooprofilattici sperimentali, l'ISS) e della Giustizia, della Magistratura, sempre più attenta nei confronti di un rema in molte aree d'Italia un poco trascurato.
Un problema restano i controlli alle frontiere a motivo di alcuni trattati con paesi stranieri che agevolano l'importazione di prodotti non in regola con le norme italiane. 
Molte persone infatti temono fortemente che il nuovo TTIP possa essere fonte di nuovi pericoli.
Da quanto quanto emerge, appare necessario accentuare i controlli nelle zone più a rischio.

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