giovedì 25 febbraio 2016

LE NORME DEL MILLEPROROGHE PER GLI ENTI LOCALI


Senato: il famoso quadro di Maccari con Cicerone che
pronuncia l'arringa contro Catilina
Il 24 febbraio 2016 il Senato ha approvato, con l'ennesimo voto di fiducia chiesto dal Governo, il decreto-legge 30 dicembre 2015, n. 210, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative, c.d. Milleproroghe (AS. 2237).
Non mille ma certo moltissime proroghe in quanto a quelle previste nel testo del decreto legge, in sede di conversione se ne sono aggiunte molte altre.
Alcune di esse interessano anche gli enti locali.
Qui riporto solamente quelle più importanti e che hanno carattere di generalità, in quanto in molti casi si tratta di interventi su specifiche aree colpite da eventi:
  • rinvio a fine 2016 dell’obbligo per le gestioni associate delle funzioni comunali; farà felici molti Sindaci inadempienti, rallentando il percorso virtuoso per la razionalizzazione delle funzioni di acquisto e il contenimento delle spese;
  • proroga a fine 2016 della possibilità di utilizzare le risorse per l’edilizia scolastica, stesso termine definito tra l’altro anche per l’attuazione delle norme per la prevenzione degli incendi negli edifici scolastici; anche qui vengono aiutati i Comuni che sono stati meno attenti a questi problemi che invece avrebbero richiesto più rapidità di esecuzione; 
  • proroga al 30 giugno della possibilità dei Comuni di avvalersi di Equitalia per l’accertamento e la riscossione dei tributi locali. Anche qui si rinvia invece di affrontare un problema reale;
  • proroga dei contratti a tempo determinato del personale delle città metropolitane e delle provincie. Viene estesa a tutto il 2016 la possibilità per tali enti - anche non in regola con il patto di stabilità interno nell’anno 2015 - di prorogare, per comprovate necessità, i contratti di lavoro a tempo determinato; 
  • proroga dei bandi per le gare per la distribuzione del gas. Tenendo conto che è in corso di approvazione il decreto legislativo delegato sui servizi pubblici a rilevanza economica, la norma consente la riprogrammazione delle scadenze per tutti i raggruppamenti di ambiti di cui all’allegato 1 del 2 decreto ministeriale n. 226/2011;
  • proroga dell’utilizzo delle risorse da rinegoziazione mutui. 
  • proroga agli anni 2015, 2016 e 2017 la concessione di un contributo ad incremento della massa attiva della gestione liquidatoria degli enti locali in stato di dissesto, finanziato con le somme non impegnate e disponibili sul capitolo 1316 “Fondo ordinario per il finanziamento dei bilanci degli enti locali” dello stato di previsione della spesa del Ministero dell'interno. 
  • proroga dell’applicazione delle disposizioni relative al Fondo di trasporto pubblico locale. 
  • proroga del termine dell’esclusione automatica delle offerte anomale; tenuto conto che è in fase di emanazione il decreto delegato dal nuovo codice degli appalti è stato prorogato al 31 luglio 2016 il termine stabilito dall’art. 253 comma 20-bis del D. Lgs 163/2006 che consentiva di applicare l'esclusione automatica delle offerte anomale per appalti di lavori, servizi e forniture di importi inferiore alle rispettive soglie comunitarie. 
  • riapertura dei termini per il trasferimento di beni immobili dallo Stato agli enti locali. È stato fissato al 31 dicembre 2016 il termine per la richiesta all’Agenzia del Demanio di trasferimento dei beni immobili demaniali agli enti locali.
In ogni caso il testo completo del disegno di legge approvato lo trovate qui:

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