venerdì 26 febbraio 2016

LA DIRIGENZA AMMINISTRATIVA DEL SSN FUORI DEL COMPARTO. TORNIAMO ALL'EPOCA DEGLI EZZELINI ?

Le indicazioni impartite dal Dipartimento della Funzione Pubblica all'ARAN per la riduzione dei comparti da 11 a 4 prevedendo di inquadrare i dirigenti dell'area non medica in un comparto diverso da quello della sanità, di cui ho dato notizia il 22 scorso su questo blog, ha suscitato un vespaio, anche perché il contratto unico per la sanità era stato una conquista degli anni '80 in occasione della riforma sanitaria; poter gestire tutto il personale assegnato al SSN mirava ovviamente ad una maggiore funzionalità. 
Questa decisione non fu mai accettata da alcuni medici i quali ritenevano di dover essere i padroni degli ospedali e che il resto dei laureati non potesse essere equiparato a loro.
La scelta di staccare parte della dirigenza dal contratto della sanità e anche il resto del personale, appare non solo illogica, ma anche sbagliata e scorretta dal punto di vista organizzativo e gestionale.
Forse alcuni vogliono tornare all'epoca di Ezzelino III da Romano (1194-1259), signore della Marca trevigiana (messo da Dante all'inferno), sotto il quale gli impiegati amministrativi venivano tenuti al rango di schiavi, legati con una catenella al banchetto da scrivano?
Ora si apprende che i rappresentanti della funzione Pubblica delle organizzazioni sindacali CGIL-CISL-UIL in data 22 febbraio hanno inviato una lettera al Ministro Lorenzin con la quale hanno chiesto "...un Suo intervento in merito alla definizione delle aree dirigenziali del Servizio Sanitario Nazionale in occasione del confronto con l'ARAN per l'accordo quadro sui comparti, al fine di confermare l'afferenza di entrambe le attuali aree dirigenziali: Area III (dirigenza sanitaria, tecnica, professionale e amministrativa nella quale è ricompresa la dirigenza delle professioni sanitarie) e IV (dirigenza medica) a un'unica area dirigenziale del Servizio Sanitario Nazionale. Le sfide del sistema sanitario nazionale richiedono la presenza di un assetto contrattuale e di regole unico della dirigenza responsabile dei processi di cura e assistenza e di chi assume responsabilità professionale e di gestione amministrativa".
Mi auguro vivamente che venga posto rimedio alla proposta del Dipartimento della funzione pubblica.

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