Com'è noto n base alla Costituzione il Governo, nei casi di necessità ed urgenza può adottare decreti legge che sono immediatamente esecutivi ma che però devono essere presentati tempestivamente all'approvazione delle Camere.
Con un breve trafiletto apparso sulla Gazzetta Ufficiale n. 10 del 14.1.2016 (a pag. 18) è stato pubblicato il comunicato del Ministero della Giustizia avente per oggetto la mancata conversione del decreto-legge 13 novembre 2015, n. 179, recante: «Disposizioni urgenti in materia di contabilità e di concorso all'equilibrio della finanza pubblica delle Regioni.» entro il termine di sessanta giorni dalla sua pubblicazione, avvenuta nella Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 266 del 14 novembre 2015. Sempre dalla citata G.U. si legge che, ai sensi dell'art. 1, comma 705, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, pubblicata nel supplemento ordinario n. 70/L alla Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 302 del 30 dicembre 2015, «Restano validi gli atti e i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodottisi e i rapporti giuridici sorti sulla base del medesimo decreto-legge n. 179 del 2015».
Si tratta di una cosa grave, il Governo non riesce a far convertire in legge un proprio decreto.
A parte l'eccessiva proliferazione di decreti legge, un metodo più volte criticato anche dai vari Presidente della Repubblica, ma al quale non c'è mai fine, preoccupa l'oggetto del D.L. che riguardava molte problematiche relative alla spesa sanitaria delle regioni con particolare riguardo a quella farmaceutica. Ora il Governo dovrà decidere cosa fare facendo in modo che, nel caso venisse adottato un nuovo D.L. di riuscire a farlo approvare.
Con un breve trafiletto apparso sulla Gazzetta Ufficiale n. 10 del 14.1.2016 (a pag. 18) è stato pubblicato il comunicato del Ministero della Giustizia avente per oggetto la mancata conversione del decreto-legge 13 novembre 2015, n. 179, recante: «Disposizioni urgenti in materia di contabilità e di concorso all'equilibrio della finanza pubblica delle Regioni.» entro il termine di sessanta giorni dalla sua pubblicazione, avvenuta nella Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 266 del 14 novembre 2015. Sempre dalla citata G.U. si legge che, ai sensi dell'art. 1, comma 705, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, pubblicata nel supplemento ordinario n. 70/L alla Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 302 del 30 dicembre 2015, «Restano validi gli atti e i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodottisi e i rapporti giuridici sorti sulla base del medesimo decreto-legge n. 179 del 2015».
Si tratta di una cosa grave, il Governo non riesce a far convertire in legge un proprio decreto.
A parte l'eccessiva proliferazione di decreti legge, un metodo più volte criticato anche dai vari Presidente della Repubblica, ma al quale non c'è mai fine, preoccupa l'oggetto del D.L. che riguardava molte problematiche relative alla spesa sanitaria delle regioni con particolare riguardo a quella farmaceutica. Ora il Governo dovrà decidere cosa fare facendo in modo che, nel caso venisse adottato un nuovo D.L. di riuscire a farlo approvare.
Il testo in discussione avanti al Senato era il seguente: http://www.parlamento.it/loc/link.asp?tipodoc=sddliter&leg=17&id=46200
Ce ne ha dato notizia www.gazzettaamministrativa.it.
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