martedì 26 aprile 2016

DIPENDENTI DELLA CAMERA DEI DEPUTATI CONTRO I TAGLI DISPOSTI DALLA PRESIDENZA VINCONO IL PRIMO ROUND DAVANTI ALLA CORTE COSTITUZIONALE

Ben 175 dipendenti della Camera dei deputati Montecitorio hanno deciso di fare ricorso contro i tagli imposti di recente e si sono rivolti al Tribunale del lavoro che, accogliendo le tesi dei legali del personale, si è rivolto alla Corte Costituzionale per accertare la propria competenza. La Corte Costituzionale il 23 aprile ha esaminato il ricorso per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sorto a seguito degli artt. 1, 2, 3, 4, 5, 6 e 6-bis del Regolamento per la tutela giurisdizionale dei dipendenti, approvato con deliberazione dell’Ufficio di Presidenza della Camera dei deputati 28 aprile 1988, modificato dalla deliberazione dell’Ufficio di Presidenza della Camera dei deputati 6 ottobre 2009, n. 77, promosso dal Tribunale ordinario di Roma, sezione seconda lavoro, con ordinanza-ricorso depositata in cancelleria il 18 dicembre 2015 ed iscritta al n. 4 del registro conflitti tra poteri dello Stato 2015, fase di ammissibilità.
Dopo aver udito nella camera di consiglio il Giudice relatore Giuliano Amato con l'ordinanza .91/2016 ha dichiarato ammissibile, ai sensi dell’art. 37 della legge 11 marzo 1953, n. 87 (Norme sulla costituzione e sul funzionamento della Corte costituzionale), il conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato, proposto dal Tribunale ordinario di Roma, sezione seconda lavoro, nei confronti della Camera dei deputati,

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