Per commemorare questo giorno ho ripreso quanto l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia ha scritto sul proprio sito: "Il 25 aprile cade quest'anno in un complesso di vicende europee che riporta l'orologio della storia in un tempo dove la civiltà e le pratiche democratiche erano pesantemente oscurate. Una profonda crisi economica da cui si riesce con difficoltà a vedere una via d'uscita, il proliferare di movimenti di chiara marca neonazista e neofascista che arrivano fin dentro i governi, e il panorama drammatico di decine di migliaia di immigrati in fuga da guerre e disperazione che ricevono come risposta dalla politica e dalle istituzioni quasi esclusivamente muri e abbandono, devono far riflettere tutti sull'inquietante e gravissima china che sta prendendo il vivere civile. Non è questa la società che sognavano i combattenti per la libertà. Non è questo il futuro cui aspiravano, deprivato di coscienza, senso di responsabilità, solidarietà":
L'Italia è cambiata perché non ci sono più i Pertini, i De Gasperi, gli Amendola e tutti gli altri che avevano combattuto per liberare l'Italia e che avevano dei valori, che hanno amministrato per decenni il nostro Paese ispirandosi a quegli ideali. Ci sono città in cui non viene celebrata questa ricorrenza, chiedete a quei Sindaci il perché.
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