Ieri 29 aprile si è svolta la 1° Assemblea
Congressuale del Forum delle Associazioni italiane nel mondo (FAIM) che ha
avuto come oggetto “La Repubblica di tutti gli italiani: Costituzione, diritti
e lavoro dell’Italia migrante”.
Ho partecipato in qualità di
delegato dell’Istituto Fernando Santi, che da moltissimi anni svolge una
funzione molto importante a favore di tutti i migranti.
L’emigrazione italiana ha
raggiunto una media di circa 300.000 persone l’anno, per lo più giovani, spesso
molto qualificati.
Un trend rilevante a fronte del
quale progressivamente è scemata l’attenzione da parte dei Governi verso questi
nostri concittadini sia per la chiusura di alcuni consolati o ambasciate, che
causa della diminuita incisività e rappresentatività dei COMITES e della CGIE.
In Europa vengono chiuse le
frontiere e ci sono segni sempre più preoccupanti di un ridimensionamento delle
norme che consentivano la libera circolazione dei cittadini.
Gli emigrati dell’ultima
generazione si allontanano sempre più, vengono meno le rimesse dall'estero e appare
difficile che, alla fine del periodo lavorativo i nostri emigranti si facciano
una casa al paese d’origine per tornarvi.
Uno scenario molto preoccupante,
al quale vuole cercare di porre un freno il nuovo FAIM, che vuole essere oltre
ad uno strumento (ed una piattaforma) per scambiare le best practices in questo
campo, anche un mezzo di pressione sulla politica affinché affronti con
rinnovata attenzione il problema dei nostri concittadini all'estero, spesso
abbandonati, privi di punti di riferimento o di coordinamento.
Nessun commento:
Posta un commento