Sul Supplemento ordinario della G.U. 91 del 19 aprile è stato finalmente pubblicato il testo del D.lgs 50 datato 18 aprile 2016.
C'è stata una vera e propria corsa contro il tempo per non sforare il termine assegnato dall'Unione europea per i recepimento delle nuove Direttive U.E. e per acquisire tutti i pareri consultivi, obbligatori, ma non vincolanti. Alcuni di essi sono stati recepiti, ma altri no.
Alla fine i tempi sono stati rispettati ma a che prezzo. Lo snellimento del testo del vecchio regolamento c'è, ma il nuovo decreto legislativo prevede che dovranno essere emanati moltissimi altri provvedimenti, per cui si passa da quello che era un testo unico ad una miriade di atti, linee guida, decreti, ecc. che rischiano di rendere la vita più difficile alle imprese; l'esatto contrario di quello che si voleva. La parte più importante viene affidata all'ANAC, spetterà così al presidente Cantone dover gestire tutta questa delicatissima fase con una vera e propria Cabina di regia. Ma se un giorno Cantone venisse chiamato ad altro incarico? Cosa succederà?
In ogni caso il nuovo Codice è legge e spetta ora a tutti la sua applicazione superando le polemiche che l'hanno accompagnato. Già si mostrano i primi problemi della fase di transizione specialmente per i piccoli e medi Comuni, che non si sono preoccupati per tempo di adeguarsi alle norme che stavano cambiando, fidando in qualche santo che poi non si è manifestato.
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