lunedì 11 aprile 2016

LA SLOW MEDICINE PER RIMETTERE IL PAZIENTE AL CENTRO

La presidente della Fnomceo Roberta Chersevani, ha scelto Matera, capitale della cultura italiana nel 2015, per dedicare due giornate di studio alla Slow Medicine, il movimento nato a Torino nel 2010 e che sta riscuotendo un crescente interesse nel mondo medico in quanto mira ad affrontare in maniera corretta i gravi problemi della sanità rappresentati dall'aumento degli anziani, della cronicità, delle malattie proprie della società opulenta ecc. recuperando il senso profondo della relazione di cura, che è fatta di empatia tra medico e paziente, di ascolto, di dialogo di condivisione e, solo alla fine, di prescrizioni. Senza questo percorso, senza questa relazione si corre davvero il rischio di offrire prestazioni inappropriate e di aumentare inutilmente i costi.Secondo la Presidente della Fnomceo la strada di una medicina sobria, rispettosa dei pazienti e giusta potrebbe offrire una alternativa alla eccessiva medicalizzazione che si ritrova nel nostro sistema sanitario, che appesantisce richieste di prestazioni e liste di attesa, forse peggiorando le risposte alla richiesta di salute di chi ne ha veramente bisogno. Sempre secondo la Fnomceo il consenso informato è un atto medico non delegabile che dovrebbe essere inserito tra i LEA come attività strategica e utilizzato per valutare il livello di umanizzazione, di qualità e di efficacia nelle buone pratiche da parte delle aziende sanitarie.
Una riforma che non costa nulla in termini economici e che ci riporta alle origini della scienza medica. 

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