La presidente della Fnomceo Roberta Chersevani, ha scelto Matera, capitale della cultura italiana nel 2015, per dedicare due giornate di studio alla Slow Medicine, il movimento nato a Torino nel 2010 e che sta riscuotendo un crescente interesse nel mondo medico in quanto mira ad affrontare in maniera corretta i gravi problemi della sanità rappresentati dall'aumento degli anziani, della cronicità, delle malattie proprie della società opulenta ecc. recuperando il senso profondo della relazione di cura, che è fatta di empatia tra medico e paziente, di ascolto, di dialogo di condivisione e, solo alla fine, di prescrizioni. Senza questo percorso, senza questa relazione si corre davvero il rischio di offrire prestazioni inappropriate e di aumentare inutilmente i costi.Secondo la Presidente della Fnomceo la strada di una medicina sobria, rispettosa dei pazienti e giusta potrebbe offrire una alternativa alla eccessiva medicalizzazione che si ritrova nel nostro sistema sanitario, che appesantisce richieste di prestazioni e liste di attesa, forse peggiorando le risposte alla richiesta di salute di chi ne ha veramente bisogno. Sempre secondo la Fnomceo il consenso informato è un atto medico non delegabile che dovrebbe essere inserito tra i LEA come attività strategica e utilizzato per valutare il livello di umanizzazione, di qualità e di efficacia nelle buone pratiche da parte delle aziende sanitarie.
Una riforma che non costa nulla in termini economici e che ci riporta alle origini della scienza medica.
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