domenica 10 aprile 2016

OGGI ALLA CAMERA: RIFORME COSTITUZIONALI, SUPERAMENTO DEL BICAMERALISMO PARITARIO, DISCUSSIONE GENERALE

Oggi in Aula inizia la discussione la discussione sulle linee generali del disegno di legge costituzionale (c. 2613-D) recante "Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione" (Approvato, in prima deliberazione, dal Senato, modificato, in prima deliberazione, dalla Camera, modificato, in prima deliberazione, dal Senato, approvato, senza modificazioni, in prima deliberazione, dalla Camera e approvato, in seconda deliberazione, con la maggioranza assoluta dei suoi componenti, dal Senato).
Si completerà così la complessa procedura prevista alla Costituzione per le sue modifiche.
Una volta approvata la legge, sarà applicabile l' art. 138 della Costituzione che prevede:
Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione. Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi. Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti".
Questa disposizione è ben presente naturalmente a chi siede in Parlamento.

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