lunedì 25 aprile 2016

NUOVO ALLARME PER LE PENSIONI DI REVERSIBILITA'

Dopo l'allarme lanciato dalla Corte dei Conti in occasione dell'esame dei bilanci dell'INPS sulla insostenibilità della spesa pensionistica, si torna a parlare di interventi del Governo sulle pensioni di reversibilità 
Si tratta in sostanza di preoccupazioni già rilevata in occasione del decreto attuativo che istituisce il Fondo anti povertà il cui finanziamento preluderebbe (nonostante le smentite di rito del ministro Padoan e del premier Renzi) a una revisione al ribasso, su base reddituale, delle pensioni di reversibilità. 
Ieri anche "Affari Italiani" ha riferito di notizie relative ad una stretta sulle pensioni di reversibilità che si renderebbe necessaria dopo l'approvazione da parte del Parlamento della legge sulle unioni civili che estende il diritto alla reversibilità anche alle coppie di fatto, omosessuali e non, al di fuori del matrimonio.
Una norma che sarebbe priva priva di copertura finanziaria (ma non è vietato approvare leggi senza la copertura finanziaria? Chi dovrebbe controllare?), che mette a rischio i conti pubblici per cui in sede di Legge di Bilancio 2017 il governo sarebbe inevitabilmente costretto a ridurre l'attuale spesa per le pensioni di reversibilità proprio per far fronte all'ampliamento della platea. 
Una soluzione potrebbe essere quella di una stretta sul fronte del reddito, ovvero criteri più stringenti per poter ottenere la reversibilità del coniuge o del compagno defunto.
Non si parla da nessuna parte di intervenire su vitalizi e pensioni d'oro che, quelli vengono inseriti tra i diritti acquisiti.
Di fronte a questa situazione i Sindacati dei pensionati SPI-CGIL, CISL Pensionati ed UIL Pensionati hanno già indetto una manifestazione per il 19 maggio a Roma a Piazza del Popolo per mantenere la separazione tra spesa previdenziale e spesa assistenziale e per impedire che passi un provvedimento del genere, cui seguiranno ulteriori iniziative per tutelare il potere d'acquisto delle pensioni.

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