- INSUFFICIENTE PROGRAMMAZIONE A LIVELLO REGIONALE E LOCALE
- UTILIZZO DI UN MODELLO ORGANIZZATIVO AZIENDALISTICO INADEGUATO SPECIALMENTE NELLE AZIENDE TERRITORIALI
- ACCREDITAMENTO OBBLIGATORIO DI STRUTTURE RELIGIOSE ED IRCCS
- ECCESSO DI GLOBALIZZAZIONE DELLE AZIENDE CON CONSEGUENTE PROCESSO DI DELEGHE AD UN NUMERO RILEVANTE DI DIRIGENTI
- AZIENDE SANITARIE CHE AGISCONO IN MANIERA SCOORDINATA, INDIPENDENTI L’UNA DALL’ALTRA E SPESSO ANCHE IN CONCORRENZA TRA LORO
- ATTIVITÀ DI CONTROLLO DA PARTE DELLA REGIONE CONCENTRATA SUI DATI SANITARI E PRIVA DI UNA ATTIVITÀ ISPETTIVA ORGANIZZATA
- INDIVIDUAZIONE DI OBIETTIVI A LIVELLO AZIENDALE SPESSO INADEGUATA
- TROPPI DIRIGENTI E UNA FILIERA TRA IL TOP MANAGEMENT E LA DIRIGENZA SUL TERRITORIO MOLTO ALLUNGATA
- INADEGUATA SELEZIONE DELLA DIRIGENZA APICALE
- ECCESSO DI ESTERNALIZZAZIONI
- INVADENZA DELLE CORPORAZIONI MEDICHE NELLA GESTIONE
- TROPPA ATTENZIONE AL PROFITTO
- PROCESSI DI VALUTAZIONE MAL DEFINITI E MAL GESTITI
- INSUFFICIENZA DELL’ASSISTENZA TERRITORIALE
- RITARDI GRAVISSIMI NELL’APPROVAZIONE DELLA NUOVA NORMATIVA SULL’INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA
- OMESSA APPLICAZIONE DELLA RIFORMA SULLE IPAB
- INSUFFICIENTE REALIZZAZIONE DELLE CASE DELLA SALUTE NELLE PROVINCE
- CORRUZIONE DIFFUSA
- ASSENZA IN MOLTE ASL DI STRUMENTI DI PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI
- SCARSA INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
domenica 3 aprile 2016
COSA NON FUNZIONA NELLA SANITA'
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