Non si sono ancora fermati gli echi del Convegno "Curiamo la corruzione", tenutosi il 6 a Roma che ecco l'ISTAT irrompere con la sua consueta massa di dati per mettere a nudo l'andamento della salute degli italiani.
Un report molto ricco che deve essere letto con attenzione.
Questa è la sintesi del documento relativa alla salute:
Tra il 2001 e il 2013 il contributo delle famiglie alla spesa sanitaria risulta in calo di quasi 3 punti percentuali, mentre la spesa complessiva si accresce di oltre un punto percentuale.
Nel 2014 la spesa sanitaria pubblica corrente è pari al 6,8% del Pil (1.817 euro annui per abitante).
L'offerta ospedaliera si riduce anche per la promozione di un modello di rete ospedaliera integrato con l'assistenza territoriale, in un'ottica più generale di riorganizzazione dell'offerta (si è perso un posto letto per 1.000 abitanti tra il 2002 e il 2012).
La mobilità ospedaliera interregionale riguarda circa 557 mila ricoveri ospedalieri di pazienti non residenti (8,5% del totale dei ricoveri ordinari per "acuti").
I tumori e le malattie del sistema circolatorio sono le patologie per cui è più frequente il ricovero ospedaliero; tuttavia vi è una riduzione nel tempo perchè sono sempre più spesso curate in contesti assistenziali diversi (day hospital o ambulatori).
La mortalità per tumori è in costante diminuzione grazie a misure di prevenzione primaria e avanzamenti diagnostici-terapeutici che riducono il rischio di sviluppare la malattia; anche se gli uomini presentano livelli di mortalità maggiori delle donne, il divario di genere diminuisce nel tempo. Sebbene la mortalità per malattie del sistema circolatorio, tipiche delle età adulte e senili, sia in continua diminuzione su tutto il territorio, costituisce la principale causa di morte, soprattutto per gli uomini. Il tasso di mortalità infantile, importante indicatore del livello di sviluppo e benessere di un paese, continua a diminuire raggiungendo valori tra i più bassi in Europa.
Tra le persone di 14 anni e più la quota dei fumatori è il 19,5%, dei consumatori di alcol a rischio è il 15,5%, mentre l'incidenza delle persone obese risulta il 10,2% della popolazione adulta di 18 anni e più.
Leggete il riassunto qui:
http://www.istat.it/it/files/2016/04/notastampa-noiItalia2016.pdf
Leggete il riassunto qui:
http://www.istat.it/it/files/2016/04/notastampa-noiItalia2016.pdf
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