Per la riapertura dei piccoli cinema non ci dovrebbero essere più problemi grazie ai contributi in conto interessi e in conto capitale per il settore del cinema disposti dal Governo.
Con il decreto del ministero dei Beni e delle attività culturali del 15 gennaio scorso, In attuazione dell’art. 12 e dell’art. 15 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 28, e successive modificazioni (d’ora in avanti: decreto legislativo), sono state disciplinate le modalità di intervento finanziario del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (d’ora in avanti: Ministero), per sostenere:
a) la realizzazione di nuove sale o il ripristino di sale inattive, anche mediante acquisto di locali per l’esercizio cinematografico e per i servizi connessi;
b) la trasformazione delle sale esistenti in multisala mediante l’aumento del numero degli schermi;
c) la ristrutturazione e l’adeguamento strutturale e tecnologico delle sale cinematografi che esistenti;
d) l’installazione, ristrutturazione e rinnovo delle apparecchiature e degli impianti, anche digitali, e servizi accessori alle sale cinematografi che;
e) la riattivazione di sale cinematografi che chiuse o dismesse.
A favore delle imprese di esercizio cinematografi coiscritte negli elenchi di cui all’art. 3 del decreto legislativo, ed a favore dei proprietari, non in forma imprenditoriale, di sale cinematografi che, sono previsti, con le modalità, misure e condizioni fissate nel presente decreto:
a) contributi in conto interessi sui contratti di mutuo e di locazione finanziaria stipulati con soggetti autorizzati all'esercizio dell’attività bancaria e finanziaria;
b) contributi in conto capitale.
Nel caso di vendita dei locali adibiti a sala cinematografica, l’esercente non proprietario ha diritto di prelazione ai sensi degli articoli 38, 39 e 40 della legge 27 luglio 1978, n. 392.
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