Il Ministero della salute ha reso nota la Relazione annuale al Parlamento sull’esercizio dell’attività libero professionale intra-muraria 2014.
La Relazione offre un resoconto esaustivo e puntuale sul grado di implementazione delle disposizioni previste dal decreto legge 13 settembre 2012, n.158 convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189 (cd. decreto Balduzzi)
Dall’analisi condotta emerge che:
13 Regioni (Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle D’Aosta e Veneto) hanno provveduto ad emanare/aggiornare le linee guida regionali, evidenziandosi un miglioramento rispetto ai risultati della rilevazione 2013
in 10 Regioni/Province Autonome (Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, P.A. Trento, Puglia, Toscana, Umbria, Valle D’Aosta e Veneto) tutte le Aziende presenti hanno dichiarato di aver attivato l’infrastruttura di rete
in 5 Regioni/Province Autonome ( Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, P.A. Trento e P.A. Bolzano e Valle d’Aosta) tutte le Aziende garantiscono ai dirigenti medici spazi idonei e sufficienti per esercitare la libera professione. Nelle restanti Regioni, accertata la carenza più o meno marcata di spazi aziendali, è stato necessario ricorrere all’acquisizione di spazi esterni tramite acquisto, locazione e stipula di convenzioni e/o all’attivazione del programma sperimentale per lo svolgimento dell’attività libero-professionale, in via residuale, presso gli studi privati dei professionisti collegati in rete
10 Regioni ( Sardegna, Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Campania, Umbria, Lombardia, Liguria, Piemonte) hanno scelto di autorizzare l’attivazione del programma sperimentale.
L’indagine ha altresì evidenziato che il numero di medici che esercitano ALPI - attività libero professionale intramuraria, è passato da 59.000 unità relative all’anno 2012, pari al 48% del totale dei Dirigenti medici del SSN, a 53.000 unità nel 2014, pari al 44% circa del totale dei dirigenti medici stessi.
In media, nel SSN il 48,7% dei Dirigenti medici, operanti nel SSN a tempo determinato e a tempo indeterminato con rapporto esclusivo, esercita la libera professione intramuraria.
La rilevazione, anche quest’anno, evidenzia un’estrema variabilità del fenomeno tra le Regioni, sia in termini generali di esercizio dell’attività libero professionale intramoenia, sia in termini specifici di tipologia di svolgimento della stessa con punte che superano quota 58% in Piemonte, Lazio, Liguria, Valle d’Aosta e Marche, viceversa, toccano valori minimi in Regioni come la Sardegna (29%), il Molise (30%) e la Provincia Autonoma di Bolzano (18%).
In generale si registra un miglioramento dello stato di attuazione, anche se l’indagine complessiva ha confermato disomogeneità attuative nelle diverse Regioni/Province Autonome, con contesti sicuramente più avanzati e altri in corso di progressivo adeguamento.
La relazione la trovate qui:
http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=2716
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