sabato 8 ottobre 2016

ITALIA: CROLLATO IL NUMERO DEGLI APPRENDISTI IN TUTTI I SETTORI DELL'ECONOMIA

L'ultimo rapporto della CGIA di Mestre è dedicato agli apprendisti, assunti come metro per misurare l'andamento dell'economia e i particolare delle attività produttive.
"Sono crollati gli apprendisti presenti nel nostro mercato del lavoro. Tra il 1970 e il 2015 sono diminuiti del 43 per cento. Se in pieno boom economico superavano le 721.000 unità, l’anno scorso sono scesi a quasi 410.000 occupati (vedi Tab. 1). In questi ultimi 45 anni, segnala l’Ufficio studi della CGIA, il trend è stato altalenante e, in linea generale, condizionato dalle crisi economiche (quelle sopraggiunte verso la metà degli anni ’70 e all’inizio degli anni ’80 e ’90 e quella iniziata nel 2008) e dalle novità legislative (in particolare la riforma Treu del 1997 - che ha elevato l’età per utilizzare questa tipologia contrattuale estendendola anche ad altri settori produttivi – e il bonus assunzioni introdotto da Renzi). Tuttavia, l’andamento sul lungo periodo evidenzia il deciso calo di questa tipologia contrattuale. Altrettanto pesante è stata la contrazione del numero degli apprendisti occupati nel settore dell’artigianato che, a partire dalla metà degli anni ‘50, ha formato professionalmente intere generazioni di giovani operai; molti di questi, è importante ricordare, sono diventati artigiani o piccoli imprenditori di successo. Dall’inizio della crisi (2009) al 2015, ad esempio, gli apprendisti occupati nelle aziende artigiane sono diminuiti del 45 per cento. La ripartizione geografica più colpita da questa moria è stata il Mezzogiorno (-61 per cento), seguono il Centro (-44 per cento), il Nordovest (-43 per cento) e il Nordest (-33 per cento)"
I rapporto integrale lo trovate qui:

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